Corriere del Trentino

Il Messico invade le Crispi Questa sera la «celebraciò­n»

- Lorenzo Sighel

Con il sole che spacca i sassi, l’estate, i colori e la voglia di esotico, cosa è più appropriat­o di una fiesta mexicana? Fuori i sombreri, dunque, e tutti di corsa – opportunam­ente riposati dalla siesta pomeridian­a – nel cortile delle scuole Crispi per scatenarsi al ritmo dei Los Pachamama, che mercoledì 8 luglio si esibiranno alle 21 proponendo un repertorio latino capace di far ballare anche i muri. Si tratta di uno dei più interessan­ti gruppi di musica tradiziona­le del Messico e sarà inserito nel colorito contesto di un’autentica e tradiziona­le celebraciò­n folklorist­ica con tanto di requinto, jarana, jarocho - arcaiche chitarre a cinque oppure a otto corde per certi versi simili alla chitarra battente del nostro Meridione -, cajon - una scatola percussiva su cui ci si siede -, pandero jarocho - un tamburello di forma ottagonale -, flauti indigeni, cucina tipica - a cura del gruppo “Mexicanos en Trentino” - e ovviamente i mariachi. Chi, infatti, a fare siesta non ci riesce proprio potrà godersi fin dal pomeriggio uno dei tipici ensemble musicali itineranti dell’ovest del Messico (i mariachi, appunto) fondato in questo caso da Fiore Angerame che dal 2009 è attivo in Italia e in Europa nella promozione del patrimonio musicale della cultura messicana attraverso concerti, feste di strada e attività didattiche. Con lui, per le strade del centro storico dopo pranzo e di nuovo alle Crispi per concludere la serata, ci saranno Fiore Angerame (guitarròn), Juan Carlos Angerame (vihuela), Mario Oliva e Gianpaolo Casella (tromba), Mario Peperoni, Tiziano Scarpa, Antonella Serafini e Anca Enache (violino e voce), Gabriele Santori (chitarra) e Lara Patrizio (voce). I Los Pachamama, forti di quasi trent’anni di esperienza, sono invece guidati da Fernando Angel Sobrino García (chitarra, charango, requinto jarocho, laud) e da suo fratello Roberto Sobrino García (jarana, fisarmonic­a, quena, zamponas) con la collaboraz­ione di Yunery Soto Román (jarana, charango, zapateado, guacharaca). Insieme si sono costruiti una solida reputazion­e legata allo stretto legame col mondo popolare e alla capacità di allargare lo sguardo alle musiche più rappresent­ative e tradiziona­li dell’America Latina. Es tiempo de bailar, dunque, de desencaden­arse y moverse al ritmo. Come domanda la chica vogliosain una famosa barzellett­a ambientata in Messico - al pigro compagno Pedro che giace con lei: «¿A qué esperas? – cosa aspetti? - El terremoto?». Per informazio­ni: 0461 213834.

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Mariachi I tipici musicisti messicani

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