Festival dell’emigrazione, apre Andrea Nicolussi Golo
Il Novecento, la vita nei piccoli borghi di montagna, la povertà e il sogno di riscatto. È tutto contenuto in «Diritto di memoria — Canto per mia madre e mio padre», l’ultimo romanzo di Andrea Nicolussi Golo edito da Biblioteca dell’Immagine. Si parte per un viaggio che è geografico ma è anche nella memoria, a cui fanno spazio riflessioni storiche e soprattutto l’avventura: accanto all’oceano delle Meriche troviamo il basilisco, figura mitica delle genti cimbre che rappresenta la forza della natura. C’è una storia d’amore e con essa un viaggio che dura tutta la vita fino al ritorno all’amato Trentino. L’autore sarà il protagonista dell’incontro d’apertura del festival provinciale dell’emigrazione in programma a Levico Terme da venerdì a domenica, durante il quale dialogherà con il giornalista Carlo Martinelli a partire dalle 18 presso il Caffè nazionale in piazza della Chiesa. Andrea Nicolussi Golo lavora come operatore culturale presso l’Istituto Cimbro di Luserna e scrive sui maggiori quotidiani locali del Trentino. Nel 2011 gli è stato assegnato il prestigioso premio «Ostana scritture di minoranza», già attribuito negli anni precedenti a Carlo Sgorlon e a Boris Pahor.