Serenissima e AutoBrennero Tonini chiama Delrio: «Fusione»
Brescia-Padova nel mirino degli spagnoli di Abertis. Gilmozzi: «La Pirubi non si ripaga»
Valdastico nord, gli spagnoli di Abertis mostrano il loro interesse per A4 (che valutano 1,2 miliardi di euro) e Giorgio Tonini twitta: «Brescia-Padova agli spagnoli? Perché non una fusione con Autobrennero e utilizzo dei profitti per finanziare la ferrovia?». Secondo il senatore del Pd la Pirubi «non ha senso»: «È un pretesto per evitare lo shopping spagnolo».
TRENTO Un cinguettio in risposta alla notizia che vuole che l’operatore spagnolo Abertis abbia firmato un accordo di esclusiva per l’acquisto del controllo di A4 holding. «Brescia-Padova agli spagnoli? Perché non una fusione con Autobrennero e utilizzo dei profitti per finanziare la ferrovia?», propone su Twitter il senatore del Pd Giorgio Tonini chiamando in causa sul social network il ministro Delrio.
Un progetto concreto? «Un tweet a commento della notizia del giorno», risponde il senatore del Partito democratico che ieri ha colto la palla al balzo per parlare del tema, legato alla realizzazione della Valdastico nord, per la quale il Cipe ha dato il via libera alla convocazione del comitato paritetico tra Stato, Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento ( Corriere del Trentino di ieri).
«Vedremo se riusciremo a trovare un bilanciamento favorevole al Trentino — dichiara l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi — L’intesa è una procedura che va aperta, un diritto del Trentino sancito costituzionalmente. Se il tavolo sarà convocato servirà un rapporto di leale collaborazione tra le istituzioni: ciò significa motivare e argomentare le proprie decisioni non affidandosi a “no” o “sì” ideologici. Il Trentino metterà sul tappeto buone ragioni, guardando dati, ipotesi, numeri».
Mentre Piazza Dante prepara il dialogo, Tonini si riferisce all’offerta di Abertis, che valuta A4 holding intorno a 1,2 miliardi di euro e dichiara: «Immagino che quest’offerta confermi le preoccupazioni dei veneti. Questi ultimi stanno usando la Valdastico come un argomento per evitare lo shopping della loro autostrada da parte degli spagnoli. Mi domando se non sia di questo che dobbiamo discutere apertamente invece che del falso problema del tracciato della Valdastico». «È il tavolo dell’intesa il luogo deputato alla discussione è il tavolo dell’intesa — prosegue — C’è un problema di assetto societario dei veneti? I trentini devono essere collaborativi nell’affrontarlo, non è giusto usare strumentalmente il tema per fare un’autostrada che non serve. Poi siamo tutti portavoce del tema, anche i parlamentari e la giunta provinciale. La Valdastico è un’opera costosissima che si sosterrà finanziariamente solo in presenza di flussi di traffico davvero importanti. Non ha senso una scommessa tale». Analogo è il pensiero di Gilmozzi: «Il tema è di competenza dell’A4, ma è chiaro come il sole che la Valdastico nord non ha una sua sostenibilità finanziaria come opera in sé, ma che la ha solo come accessoria del rinnovo della concessione di A4».
Tonini parla poi ancora della Pirubi: «L’ipotesi del completamento non si concilia con l’opera colossale della galleria di base del Brennero e delle sue tratte d’accesso: per la prima i soldi ci sono, ma mancano ancora per completare le seconde. È la ferrovia l’opera del secolo. Noi invece vorremmo portare il traffico su gomma da Vicenza a Trento? Lo stesso traffico che dovremmo mettere su rotaia a Verona? Apriamo invece cantieri utili». Infine approfondisce l’ipotesi di una fusione con A22. Un ostacolo potrebbe essere il vincolo imposto dall’Europa ad A22 come società in house: «Si potrebbe fare un accordo con Anas. Delrio parlava di riorganizzare la società stradale affidando ad Anas, società pubblica e in house, la gestione delle autostrade veneto-friulane».