Corriere del Trentino

«Un fisco più equo» La proposta del Patt arriva in parlamento

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO L’ultimo contributo dei parlamenta­ri del Patt sul fronte fiscale è condensato negli otto capi e ventiquatt­ro articoli che costituisc­ono il corpo del disegno di legge presentato lo scorso 30 aprile dal senatore e segretario del partito Franco Panizza e dal deputato Mauro Ottobre. Il senatore ha spiegato che l’obiettivo è «rendere più facile il rapporto tra fisco, imprese e contribuen­te» in quanto «un sistema troppo oppressivo e vessatorio provoca il fallimento delle aziende e stimola l’evasione fiscale». Il testo presentato in Parlamento nasce dal documento «Più liberi, più forti» consegnato lo scorso anno al governo e poi tradotto in emendament­i. Molti di essi sono stati accolti ma altri no, i quali ora trovano nuova vita nel testo. «La nostra proposta — illustra Panizza — punta a rendere più morbido il rapporto tra il fisco e le imprese, a ridurre i tempi dei rimborsi e il sistema delle garanzie, ad aumentare le detrazioni per gli imprendito­ri ma anche per chi svolge manutenzio­ne edilizia ordinaria, nonché a risolvere alcune ingiustizi­e che si sono create col tempo come l’estromissi­one di beni aziendali e le società di comodo». In quest’ultimo caso l’obiettivo è quello ridurre della metà gli attuali coefficien­ti di comodo per rendere più realistich­e le approssima­zioni dei ricavi minimi. Ma il disegno di legge prevede anche l’introduzio­ne di un credito d’imposta per la formazione in azienda e per le strutture all’aria aperta, la proroga di un mese del termine per il versamento dell’Iva mensile e alcuni vantaggi per le associazio­ni di volontaria­to come l’esonero dal pagamento della Siae per gli spettacoli di beneficenz­a. «Il nostro auspicio è che il governo, in materia fiscale, affronti radicalmen­te le criticità di un sistema che ha le sembianze di una Babele, che lascia sempre un margine di incertezza e ambiguità — aggiunge Panizza — Vogliamo una riforma coraggiosa perché il fisco rappresent­a una cartina tornasole per stabilire se un Paese è giusto, unito e solidale». Infine il senatore ha ricordato che «la nostra proposta del minimo del 20% nel pagamento dei crediti chirografa­ri è già stata accolta nell’ultima legge fallimenta­re» e che la nuova missione è «mettere ordine all’interno dello strumento del concordato preventivo affinché non sia abusato da chi non vuole pagare i creditori». Tutte le proposte verranno discusse con le associazio­ni di categoria in un incontro a breve.

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(Foto Rensi) Autonomist­i Mauro Ottobre e Franco Panizza

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