È l’estate delle laboriose «formichine» Il progetto sociale a Riva e Folgaria
ROVERETO Non si sa se le formiche amino l’estate, le «formichine» di Rovereto sicuramente sì. Fino a domenica, sarà, infatti, possibile acquistare i prodotti de «Le formichine» anche a Riva del Garda e Folgaria oltre al solito punto vendita di Rovereto.
Il progetto «Le Formichine» nasce dalla collaborazione tra due realtà che lavorano nell’ambito del disagio femminile: la Fondazione Famiglia Materna e la cooperativa sociale Punto d’Approdo. Ogni anno sono circa centocinquanta le donne sole, o con figli a carico, ospitate dalle due realtà, molte delle quali presentano esigenze di socializzazione, di integrazione e di inc r emento delle abi li t à pe r l’inserimento nel mondo del lavoro. «L’obiettivo — come spiegano i responsabili — è quindi quello di offrire opportunità formative e di inserimento lavorativo attraverso l’attivazione di sinergie tra servizi pubblici, terzo settore e soggetti privati».
L’iniziativa estiva, realizzata grazie alla Famiglia Cooperativa Vattaro e Altipiani e alla Coop Consumatori Alto Garda, ha, quindi, permesso di trovare nuovi spazi per i prodotti e le storie di queste donne.
Come spiega Gian Luca Magagni, responsabile del progetto «Le Formichine»: «Si tratta di una partnership basata sul valore della solidarietà che accomuna la nostra attività. Le cooperative, infatti, operano in modo mutualistico, nel rispetto delle persone e dell’ambiente, elementi fondamentali dell’operato delle Formichine».
L’offerta proposta attraverso i due stand di Riva del Garda e Folgaria è stata pensata tenendo presente le esigenze della differente clientela che frequenta le due località turistiche. E così,
presso i punti vendita di Folgaria, in via Trento 12, della Famiglia Cooperativa Vattaro e Altipiani, sarà possibile comprare tovaglie in stile tirolese, pochette di feltro e materiale da cancelleria, mentre a Riva del Garda, presso il punto vendita della Coop Consumatori Alto Garda in piazza Mimosa, troveranno spazio borse da spiaggia, portapranzo, portachiavi e porta cellulare.
A gestire gli spazi espositivi ci saranno due ragazze tirocinanti: Dorcas, proveniente del Ghana si occuperà dello stand a Folgaria, mentre a Riva del Garda la clientela sarà accolta da Manjula. Gli stand permetteranno alle ragazze di mettersi alla prova come addette alle vendite, ma anche di raccontare le storie che stanno dietro a questi prodotti,creati da donne che stanno cercando di crearsi una nuova possibilità.
«È un modo — conclude Magagni — per creare nuove opportunità di tirocinio per ragazze in difficoltà. Possiamo dire che comprando un prodotto realizzato dalle donne inserite nel progetto si acquistano due cose belle: un oggetto di qualità e un’occasione di formazione e riscatto da regalare a chi ne ha bisogno».