Supplenze, opposizione all’attacco
Degasperi: «Liquidati docenti con esperienza». Civettini: «Meglio a Roma»
TRENTO La decisione della giunta Rossi di assegnare la precedenza assoluta ai docenti abilitati in terza fascia si era già scontrata con la delusione del sindacato, che chiedeva il salto in seconda fascia come a livello nazionale. Ora arrivano, di segno opposto, le critiche dell’opposizione.
«Qui stiamo parlando della vita di 270 persone, che da oggi si potrebbero trovare in mezzo ad una strada a causa di una scelta politico amministrativa che li penalizza impedendo loro di far valere i propri diritti». Il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle del Trentino, Filippo Degasperi, attacca Ugo Rossi, «responsabile di aver messo la firma ad una delibera che prevede che i dirigenti scolastici — quando effettueranno le chiamate per il personale docente — dovranno dare precedenza agli insegnanti abilitati. Paradossalmente — lamenta — l’anzianità ed i punti in graduatoria non serviranno più a nulla. Si dovrà dare precedenza ad un insegnante alla prima esperienza piuttosto che ad uno con dieci anni di anzianità con oltre 100 punti in graduatoria. Se Rossi intende svecchiare la scuola trentina facendo fuori gli insegnanti in questa maniera subdola, sappia che noi faremo tutto il possibile per fermarlo».
«In tema di scuola e precariato vi è la netta sensazione che il presidente Rossi non la racconti giusta — attacca Claudio Civettini (Civica) — e che, forse malconsigliato, dica cose che non conosce per nulla». «La regola provinciale per la quale i docenti devono pagarsi i percorsi di formazione per conseguire l’abilitazione all’insegnamento (Pas e Tfa) — sostiene Civettini — sa proprio il gusto di una colossale presa in giro, nei confronti di docenti che si erano rimessi alla ragionevolezza delle scelte della giunta che, invece, supera in modo peggiorativo le scelte romane».