«Abo+», non si torna indietro «Sistema nuovo ma funzionale»
Mussner risponde alle critiche. «Basterà abituarsi al cambiamento»
BOLZANO «Abbiamo incontrato le scuole e ci siamo confrontati sul tema prima di procedere: non credo sarebbe positivo tornare indietro ora. Le regole di iscrizione per l’Abo + resteranno quelle attuali». Così l’assessore alla mobilità Florian Mussner risponde alle critiche mosse verso il nuovo sistema di richiesta dell’«Abo+»: la contestazione muove dal sistema di pagamento online, che non sempre, pare, riesca ad andare a buon fine, fino ai documenti da presentare che, oltre a quelli personali, comprendono anche diversi codici identificativi presenti sul sito. La situazione era stata resa nota dalla consigliera dei Verdi Brigitte Foppa che, a tal proposito, ha presentato un’interrogazione. «Dei circa 80.000 utenti che usufruiscono dell’Abo+ — spiega Mussner — sappiamo che già 35.000 si sono registrati con il metodo nuovo. Non è una cifra che lascia pensare che il nuovo sistema non funzioni. Certo, è il primo anno, quindi all’inizio è normale si creino disagi: sono certo, tuttavia, che basterà prendere un po’ di manualità e confidenza con il nuovo sistema per risolvere quello che, adesso, sembra un problema. È da escludere, quindi, ora come ora, che si possa tornare al vecchio sistema di iscrizione». La riforma del sistema tariffario per il trasporto pubblico introdotta dall’assessore Mussner prevede che da quest’anno, gli alunni delle scuole che prima viaggiavano gratis, versino un contributo di 20 euro anni, che diventano 150 per gli studenti universitari. Da gennaio pagano anche gli over 65 (150 euro), over 70 (75 euro) e over 75 (20 euro).