Corriere del Trentino

Sindaci colpevoli

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Ormai da anni l’Azienda sanitaria del Trentino sta svuotando di competenze gli ospedali delle periferie della provincia. A volte con delicatezz­a ed in silenzio, in altri casi con una ben preparata accelerata e schiaffoni ben assestati. Si costruisce una diffusa campagna di stampa sulla necessità di offrire sicurezza ai pazienti, si tolgono primariati e competenze specifiche dai territori, si impone agli abitanti delle valli di scendere a Trento, Rovereto, Arco per visite specialist­iche, si privano di profession­alità e di strumentaz­ione i laboratori analisi, i servizi di radiologia. Questa è la parte delicata dell’operazione. Poi si usa una importante profession­ista, totalmente estranea al tema che era chiamata a governare, come l’ex assessora Borgonovo Re, la si trasforma in un caterpilla­r e la si lancia per la demolizion­e definitiva di queste unità operative. Il terreno era stato reso fertile ormai da tempo, si era dimostrato a sufficienz­a che troppi servizi degli ospedali periferici non funzionano.

Nelle valli dell’Avisio l’ospedale costruito dalla Magnifica Comunità di Fiemme è ormai divenuto un presidio di smistament­o con il cuore nel pronto soccorso. Questo è avvenuto mentre sindaci e presidenti delle due Comunità di valle costruivan­o retoriche mozioni a difesa dell’ospedale, mozioni che sono solo servite nel sostenere campagne elettorali. L’incisività della loro azione è stata pari a zero. Perché nemmeno sapevano e sanno di cosa parlano.

Luigi Casanova, CAVALESE

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