IL LAVORO FESTIVO NEI SUPERMERCATI NON È UN OBBLIGO
Uiltucs: «Eurospar, una cassiera ha vinto il ricorso. Aspiag, dialogo critico». L’impresa: ottimi rapporti con i sindacati
«Il
lavoro nei supermercati durante i festivi non è obbligatorio». Lo ribadiscono Walter Largher e Matteo Salvetti (Uiltucs) citando il ricorso vinto da una cassiera di Eurospar. «Con Aspiag dialogo critico». «Noi in ottimi rapporti con le sigle» replica l’azienda.
TRENTO «Il lavoro festivo nella grande distribuzione non è un obbligo. Sono i lavoratori che decidono, come prevede il contratto nazionale. Le aziende devono rispettare quanto previsto negli accordi pattuiti». Walter Largher, segretario regionale Uiltucs, e il collega Matteo Salvetti, avvertono le parti datoriali prendendo spunto dall’esito della vertenza che ha riguardato l’impresa Aspiag service srl, che gestisce il marchio Eurospar.
Questo il caso individuale riportato da Uiltucs che si è risolto favorevolmente il ricorrente, assistito dall’avvocato Federico Fior. Una dipendente del supermercato di Arco, iscritta a Uiltucs ha vinto il ricorso relativo a un trasferimento giudicato penalizzante. Con un’ordinanza, la giudice Giuliana Segna del tribunale del lavoro di Trento le ha dato ragione. Per Uiltucs il trasferimento a Trento sarebbe stata una ritorsione per il rifiuto della lavoratrice — una cassiera di oltre 50 anni, già nonna — di lavorare nelle 12 festività (non nelle domeniche) indicate come facoltative dal contratto. La vicenda individuale si inserisce, sempre secondo Largher e Salvetti, in una situazione di con- flittualità sindacale circa il lavoro nei festivi. «Nel punto vendita — spiegano i sindacalisti —, che ha 49 dipendenti, quasi tutte donne e con famiglia, una parte di lavoratori si è rifiutata di lavorare nei festivi. L’azienda ha in pratica reso loro la vita difficile. A sei persone, compresa la ricorrente, sono state applicate sanzioni e anche la sospensione, che è piuttosto grave. La loro unica colpa è stata esercitare un loro diritto». Uiltucs dice di essere stata costretta a far valere le ragioni del contratto in sede legale. «Il trasferimento è stato impugnato e ci sono altre tre cause in corso. Spiace dover ricorrere al giudice per far rispettare i diritti. Ma ad Aspiag diciamo che non ci tireremo indietro, pur restando sempre di- sponibili alla concertazione».
Preferisce non commentare la vicenda legale invece Aspiag srl, che però puntualizza circa le affermazioni del sindacato sulle relazioni con la società. «Siamo presenti in oltre venti regioni e in tutte abbiamo ottimi rapporti con i sindacati, compresa Uiltucs. E in Trentino il discorso vale per Fisascat Cisl e Filcams Cgil. Sulle aperture nei festivi osserviamo le stesse regole in ogni territorio», risponde Angelo Pigatto, direttore del personale.
Il giudice ha dato ragione a una dipendente trasferita da Arco a Trento