Inquinamento, limite di velocità sull’A22 Dorfmann: inutile. Il Dachverband critico
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BOLZANO L’ipotesi di istituire un limite di velocità di 90 km/h sull’Autobrennero in caso di sforamento delle emissioni inquinanti, in particolare il biossido di azoto, è motivo di scontro tra il Dachverband e l’eurodeputato Herbert Dorfmann.
«Le misure proposte — afferma Dorfmann, che è anche portavoce del comprensorio Svp della Val d’Isarco — avranno poco successo. Una riduzione dinamica della velocità in autostrada a 90 km/h restringe la capacità delle corsie soprattutto nei giorni di congestione. L’inquinamento dell’aria risulterà maggiore. Già c’è un limite di 110 km/h per le auto da Bolzano al Brennero, i camion non possono superare i 90. Per la legge italiana è estremamente difficile controllare il rispetto dei limiti di velocità di auto e moto. Un passo importante sarebbe un controllo più efficiente. Rimane il fatto che troppi veicoli sull’A22 sono dotati di motori diesel vecchi. Una misura efficace sarebbe l’introduzione dell’eurobollo per incentivare gli autotrasportatori ad acquistare mezzi di ultima generazione»
Dorfmann ritiene l’aumento del traffico ferroviario merci un’alternativa percorribile solo tra 10 anni, quando sarà completato il tunnel del Brennero: «Oggi abbiamo una ferrovia a capacità limitata. I treni merci di notte sono molto rumorosi e fastidiosi per i residenti».
Replica piccata dei protezionisti del Dachverband: «I principi riconosciuti della ricerca scientifica sulla congestione dei trasporti prova il contrario di quanto afferma Dorfmann. Difficile controllare la velocità? Su tante autostrade italiane il sistema Tutor funziona senza intoppi. Chiediamo da tempo a politici e A22 di introdurlo, ma senza successo. Il maggior flusso di traffico viene raggiunto in un sistema omogeneo in cui tutti i veicoli viaggiano a più di 100 Km/h, ma tra 80 e 90 km/h è la velocità di crociera ideale. A una più alta velocità aumentano non solo la distanza di sicurezza ma anche i cambi di corsia che aumentano il rischio di congestione e l’impatto ambientale per il maggiore consumo di carburante».
Per il traffico merci sulla ferrovia, il Dachverband aggiunge: «C’è una capacità addizionale non sfruttata sulla linea esistente. Chiediamo un ammodernamento del materiale rotabile in modo che i residenti non sentano rumori».
Di politiche dei trasporti sull’asse del Brennero si parlerà nella seduta della Comunità di azione del Brennero a Trento il 15 settembre e in quella della Brenner Corridor Plattform a Bolzano il giorno successivo. «Solo strategie uniforme di corridoio — afferma Martin Ausserdorfer dell’Osservatorio Bbt — risolveranno il problema dell’inquinamento».
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