«Sicurezza, più vigili Sulla Pirubi decide la città»
Valdastico e ospedale, Andreatta avverte la Provincia. «Le scelte si cambiano solo se serve» Il sindaco riparte dalla sicurezza: «Due vigili in più sulle strade». «Coalizione, confronto vero»
La sicurezza, prima di tutto, con l’impegno a scongiurare il degrado delle parti più esposte della città. Più vigili sulle strade (due le assunzioni in arrivo), il coordinamento con le forze dell’ordine, da ribadire nel prossimo incontro del comitato per l’ordine pubblico, e le iniziative di animazione. Tra queste la scelta di spostare dalla Portela a Piazza Santa Maria Maggiore — che sabato sarà inaugurata dopo i lavori — il mercatino bio e equosolidale del giovedì. Ma non c’è solo il decoro urbano, tra le priorità del sindaco Alessandro Andreatta che, in vista del vertice del 19 settembre, prova a dare la scossa alla sua maggioranza attraversata da una crisi di identità (Corriere del Trentino di ieri). La Valdastico e lo spostamento del nuovo ospedale a Mattarello saranno discussi nell’incontro con la Provincia. «Niente ferite urbanistiche» afferma secco il primo cittadino.
La ripartenza
La conferenza stampa all’indomani della riunione di giunta diventa per Andreatta l’occasione per affrontare tutti i problemi del governo cittadino. Una sorta di ripartenza, anche se il sindaco si mostra in disaccordo con quanti nella coalizione sono stati critici sull’avvio di consiliatura. Paolo Serra, capogruppo Pd, ha chiesto «più dialogo in maggioranza» e vertici risolutivi, incentrati su poche questioni. Massimo Ducati, guida del gruppo Cantiere civico e democratico, ha detto che è «difficilissimo distinguere tra maggioranza e opposizione». «Non è vero — afferma Andreatta — che negli incontri di coalizione ci sono tanti, troppi temi che non vengono approfonditi. Può essere successo a volte in passato, nelle precedenti consiliature, ma non oggi. Nel vertice affronteremo quattro o cinque argomenti». Il sindaco fuga poi i dubbi sulla «consiliatura partita a rilento». «La giunta è partita sparata. Forse i consiglieri hanno avuto l’impressione di fare poco. Ma è per i temi tradizionalmente in calendario a luglio e agosto. Ci vuole qualche tempo per amalgamare vecchi e nuovi consiglieri. Io di certo non smetterò di dialogare».
Priorità sicurezza
Andreatta, incalzato sul fronte interno dal Patt, parte dalla questione decoro. Lotta al piccolo spaccio e alla presenza di nulla facenti in giro tra piazza Dante e Santa Maria, agli imbrattamenti e via all’azione della squadra antirifiuti. Sono i punti citati riguardo all’argomento. I circa 140 vigili urbani cresceranno di due unità grazie alle assunzioni.
Pausa finita
Andreatta ricorda la ripresa con il finire dell’estate «sia dell’attività amministrativa che di quella politica». «Settimana prossima tornerà a riunirsi il Consiglio, poi le commissioni. Io vedrò i capigruppo e i coordinatori cittadini dei partiti per preparare il vertice di maggioranza», prosegue. L’appuntamento più importante è il confronto tra la giunta comunale e quella provinciale. «Abbiamo chiesto l’incontro che sarà a fine settembre o inizio ottobre» precisa il primo cittadino. Tra i temi Valdastico e il nuovo ospedale. «Ci siederemo al tavolo senza pregiudizi ideologici — avverte —, ma con la forte convinzione che le scelte già effettuate possono essere riviste solo alla luce di idee nuove e convincenti».
«Niente ferite»
«La priorità è la ferrovia, l’abbiamo sempre detto» chiarisce Andreatta in merito alla Valdastico, che il Veneto vuole per ottenere la proroga della concessione dell’A4. Il Trentino, assieme all’Alto Adige a un passo dalla desiderata proroga per l’A22, ha accettato di sedersi a trattare con il governo e la Regione Veneto. La città però non vuole subire le scelte. «Se sulla Valdastico il centrosinistra autonomista ha cambiato idea, bisogna parlarne e portare elementi convincenti».
Scetticismo anche sullo spostamento dell’ospedale previsto in via al Desert. La Provincia valuta l’area di Mattarello dove si risparmierebbe per il venir meno dell’esigenza di interrare la tangenziale nei pressi del ponte di Ravina (diverse decine di milioni in meno, per una scelta che però modificherebbe l’impianto urbanistico della città). «Via al Desert — ricorda il sindaco — è stata scelta nella pianificazione come l’area adatta per mille ragioni. È delimitata da Adige, Fersina e ferrovia, barriere e quindi si eviterebbe quanto successo in Bolghera, con il Santa Chiara circondato dallo sviluppo edilizio. Vedremo le ragioni della Provincia. Ma Piazza Dante tenga conto che i Comuni hanno i loro percorsi di decisione».
In Santa Maria il mercato bio Ho chiesto l’incontro con il questore Manca il dialogo? Non è vero E la giunta è partita sparata Si va avanti