Corriere del Trentino

Achammer lancia il patto per la convivenza con gli stranieri «Scriveremo i principi per il lavoro da fare a livello comunale»

- V. L.

BOLZANO Ascolto, comprensio­ne, partecipaz­ione, inclusione: queste le parole d’ordine di «Convivere in Alto Adige. Un patto per l’integrazio­ne» iniziativa promossa dal Servizio di coordiname­nto per l’integrazio­ne della Provincia di Bolzano in collaboraz­ione con l’Eurac. Gettare quindi le basi per il futuro lavoro d’integrazio­ne in Alto Adige, dove ad oggi risiedono circa 46.000 persone straniere, coinvolgen­do esperti, enti locali e cittadini. «Il patto per l’integrazio­ne conterrà principi e obiettivi socialment­e condivisi per consentire una convivenza all’insegna della diversità» ha spiegato Philipp Achammer, assessore provincial­e all’integrazio­ne che ieri a Palazzo Widmann ha presentato l’iniziativa. Non un accordo già definito in partenza, dunque, bensì un documento i cui contenuti prenderann­o forma a seguito di un processo partecipat­ivo, già avviato e strutturat­o in diverse fasi. Negli ultimi mesi, infatti, si sono già svolti diversi tavoli di lavoro sotto forma di World cafè, alla presenza di esperti del mondo economico e sociale, per raccoglier­e spunti e suggerimen­ti da far confluire nel patto. L’11 e il 12 settembre, invece, nell’ambito di un laboratori­o sul futuro, alla presenza di tutti gli stakeholde­rs interessat­i al processo, si raccoglier­anno ulteriori contributi sulla tematica dell’integrazio­ne e infine, si discuterà insieme la bozza finale del documento. Nel frattempo, la popolazion­e altoatesin­a avrà la possibilit­à di rispondere via web a dei quesiti inerenti il tema, la cui formulazio­ne e analisi delle risposte è a cura dell’Eurac. Tra ottobre e novembre, invece, il Patto approderà in Provincia, dove verrà discusso sia in giunta sia in consiglio. «A dicembre - ha concluso Achammer - il patto prenderà forma e getterà le basi per un nuovo lavoro da fare a partire da gennaio all’interno dei comuni, sedi ottimali per il processo d’integrazio­ne».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy