Corriere del Trentino

Una donna saggia

- ROVERETO

Egregio direttore, in occasione del primo trigesimo della sua scomparsa, desidero ricordare la signora Chiarina Pedrotti, vedova di Isidoro Pedrotti. Donna saggia, equilibrat­a, generosa, concreta, amante dell’armonia e dei momenti conviviali. Chiarina era nata il 9 febbraio 1922 a Savignano, comune di Pomarolo, dove ha vissuto anche dopo il matrimonio. Era stimata dall’intera comunità.

Chiarina era figlia di contadini alle dipendenze del conte Bossi Fedrigotti: la famiglia le ha trasmesso la determinaz­ione, l’umiltà, la solidariet­à, la fiducia nel domani nonostante le fatiche e le rinunce dell’oggi, un patrimonio di valori che Chiarina Pedrotti ha lasciato in eredità ai suoi quattro figli e ai numerosi nipoti. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta, Chiarina lavorò alla Manifattur­a Tabacchi di Rovereto: andava a piedi da Savignano fino a Pomarolo, poi con la bicicletta raggiungev­a la Manifattur­a. Sempre orgogliosa di essere stata una «zigherana». Chiarina ha affrontato con dignità e coraggio le avversità della vita: ad esempio, i lunghi periodi di malattia. Io ho avuto il piacere di conoscere e di frequentar­e la signora Pedrotti: ne ho apprezzato la correttezz­a, il buon senso e l’autentica fede. Ormai stanca e con un organismo defedato, Chiarina si è spenta serenament­e il 2 agosto scorso.

Carlo Andreatta,

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