Uil: guardare il medio periodo
Occupazione, Alotti mette in guardia dal caos dei dati
TRENTO Walter Alotti, segretario Uil, commenta gli ultimi dati occupazionali forniti dall’Istat, ammonendo il sindacato a non guardare ogni minima variazione delle percentuali, ma a considerare il «medio periodo».
«È confortante per tutti apprendere come gli indicatori di luglio del mercato del lavoro sembrino essere abbastanza positivi, soprattutto se confrontati con quelli del primo trimestre 2015 — scrive Alotti —. È anche vero, però, che siamo ben lontani dal poter parlare di uno stato di benessere occupazionale. Aumenta il tasso di occupazione e di attività, ma in numeri assoluti siamo oltre i 18.000 disoccupati e, in definitiva, ci troviamo di fronte ad un aumento della disoccupazione in Trentino dal 6,8% del II trimestre 2014 al 7,2% dell’analogo trimestre 2015. Questo nonostante l’intervento del Governo Renzi che ha stanziato ingenti risorse sull’esonero contributivo e ha introdotto il contratto a tutele crescenti, per non parlare poi delle ulteriori forti agevolazioni fiscali alle aziende (Irap) in Trentino». «Ecco quindi la solita storia che si ripete da troppo tempo: la situazione sta migliorando, ma i segnali di ripresa sono ancora deboli». Quindi «prima di riempirsi troppo la bocca con caotiche percentuali i sindacati potrebbero allargare il raggio d’azione perseguendo coerentemente obiettivi a medio lungo termine, evitando i sensazionalismi e le esternazioni troppo opportunistiche». Al più presto deve decollare «il Fondo solidarietà territoriale intercategoriale», conclude.