Arte e cultura, Palazzo Thun chiede aiuto ai privati
Il programma Palazzo Thun adotta l’iniziativa ministeriale: agevolazioni fiscali per chi sostiene gli interventi Quattro i progetti selezionati: dal restauro dei cannoni sul Doss Trento al sistema anti-piccioni al cimitero
Restauro dei cannoni del Doss Trento, nuovi sistemi anti-piccioni al cimitero, acquisto di pubblicazioni per la biblioteca. Il Comune chiede ai privati di contribuire agli interventi nel campo dell’arte e della cultura.
TRENTO I progetti individuati sono quattro, per un totale di 152.000 euro: dal restauro dei cannoni della batteria Battisti del Doss Trento fino all’installazione di un sistema anti-piccione nei colonnati e nelle cappelle del cimitero monumentale di via Giusti, passando per l’acquisto di pubblicazioni monografiche e di attrezzatura informatica per la biblioteca comunale.
In anni di risorse pubbliche sempre più strette, l’amministrazione comunale si rivolge ai cittadini per chiedere un fondo sugli interventi da attuare nel capoluogo, con un occhio di riguardo ai progetti «a favore della cultura e dello spettacolo». Promettendo in cambio agevolazioni fiscali.
L’iniziativa, in realtà, parte da Roma. E, in particolare, dalla misura «Art Bonus» prevista dal governo per incentivare il contributo dei privati nella tutela del patrimonio culturale. «Si tratta — spiega il Comune sulla sezione del sito internet dedicata al programma — di un regime fiscale agevolato di natura temporanea, sotto forma di credito di imposta, nella misura del 65 per cento nel 2015 e del 50 per cento nel 2016 in favore delle persone fisiche e giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo».
Ad «Art Bonus», per quest’anno, l’amministrazione ha deciso di associare quattro progetti, «ai quali — precisa il Comune — in futuro potranno aggiungersi altri beni da conservare, migliorare e tutelare».
Il primo progetto proposto è il restauro dei cannoni della Batteria Battisti sul Doss Trento. «L’intervento che si intende realizzare — sottolinea l’amministrazione — per mantenere inalterata nel tempo la qualità del recente restauro, è la ripetizione annuale del trattamento a pennello con prodotto a base di olio, per creare una patina protettiva trasparente antiruggine». Un lavoro da 5.000 euro, che dovrà essere realizzato entro la fine del 2016. Stessa tempistica ma costo più alto (42.608 euro) per l’installazione di un sistema anti-piccione nei colonnati e nelle cappelle del cimitero monumentale: di fatto, verrà esteso alla parte nord e in parte all’ala est del quadrante nord il «sistema a dissuasori elettrici a mezzo di cavi in grado di ostacolare le basi di appoggio ai volatili nei punti a loro più congeniali, rappresentati principalmente dal piano soprastante la trabeazione interna ai colonnati che ospitano le tombe di famiglia».
È di 75.000 euro invece il costo stimato per il terzo progetto, l’acquisto di pubblicazioni monografiche a stampa italiane e straniere e di pubblicazioni audiovisive in formato digitale per la biblioteca di via Roma: si tratta, in sostanza, di un contributo per il «costante servizio nell’acquisto di libri, documenti digitali, abbonamenti a quotidiani e periodici». E sempre alla biblioteca è rivolto in quarto progetto: l’acquisto di uno scanner «che consentirà di digitalizzare documenti dell’archivio storico e della sezione di conservazione». In questo caso è stata messa in conto una spesa di 30.000 euro.