Galligioni: «Positivo se rimane, sa ascoltare»
Il presidente dei primari: «Tanti pensionamenti, fase molto delicata»
TRENTO «È positivo che Luciano Flor rimanga alla guida dell’Azienda sanitaria in questo momento delicato. Primo, perché nel corso del suo mandato ha lavorato bene ed è stato collaborativo. Secondo, avere un nuovo direttore, oltre ad un neoassessore, vorrebbe dire rimandare decisioni importanti, come quella sul Nuovo ospedale di Trento». Dal punto di vista di chi conosce bene gli ingranaggi della sanità trentina, come il presidente regionale dei primari ospedalieri (Anpo), Enzo Galligioni, la politica farebbe bene a prorogare di almeno un anno l’incarico all’attuale direttore generale dell’Apss.
Presidente, cosa pensa di questo scenario?
«Sono molto favorevole, e non sono l’unico, per diversi motivi. Primo, perché il direttore ha dimostrato una grande apertura e disponibilità di colloquio con tutte le componenti mediche. È una persona con cui è possibile discutere e ragionare per trovare assieme soluzioni ai problemi».
E poi?
«Al momento, la figura di riferimento della sanità, Luca Zeni, deve ancora capire come funziona la macchina. Avere anche un nuovo direttore vorrebbe dire rimandare decisioni importanti, come quella sul Nuovo ospedale di Trento, che deve essere fatto al più presto per rispondere alle esigenze dei cittadini. Bisogna, inoltre, agire su tutti quegli sprechi e quegli spazi di maggiore appropriatezza che sono stati individuati assieme alla precedente assessora nel tentativo di conciliare qualità e risorse. Ma questo sarà possibile solo se c’è qualcuno che ha seguito questo percorso, ovvero Flor. A queste considerazioni ne posso aggiungere una ulteriore».
Quale?
«Nei prossimi mesi ci sarà il rinnovo di molti primari. Tra questi ci sono io che andrò in pensione a maggio del prossimo anno, ma anche il primario di chirurgia vascolare dell’ospedale Santa Chiara e quello del pronto soccorso a Rovereto. Non so di preciso quanti siamo, ma è un numero non trascurabile che avrà un impatto importante sulla classe medica e sulla qualità della nostra sanità. È un motivo aggiuntivo per avere una figura di riferimento come Flor. Se per un anno o per altri cinque, non sta a me dirlo».