Terzo statuto, Dorigatti rilancia
«Attivare la Consulta». Autonomia, oggi la festa. Rossi: l’apatia è il nemico
TRENTO Arriva la «giornata dell’autonomia». La celebrazione avrà luogo in diverse aree della città, ognuna delle quali ospiterà eventi e iniziative. Fulcro della giornata saranno le sale dei palazzi istituzionali che, per l’occasione, potranno essere visitate gratuitamente e con un’apposita guida. Uno dei luoghi interessati è palazzo Trentini in via Manci, che già ieri ha ospitato un’iniziativa promossa e voluta dallo stesso Consiglio provinciale.
È stato infatti presentato il libro «Dialogo vince violenza–La questione del Trentino Alto Adige/ Südtirol nel contesto internazionale» (Il Mulino). I curatori del volume, Giovanni Bernardini (Isig– Fbk) e Günther Pallaver (università di Innsbruck), hanno spiegato come l’opera rappresenti il lascito culturale del convegno tenutosi lo scorso anno in occasione del cinquantesimo anniversario dalla chiusura dei lavori della Commissione dei 19, definita «decisiva per la nascita, nel 1972, del secondo statuto di autonomia regionale».
«Il libro nasce non soltanto per riconoscere alla storia passata un ruolo fondamentale — spiega Bernardini — ma anche per promuovere una riflessione che ci permetta di capire come la storia locale si inscriva all’interno di quella europea». L’importanza di una simile riflessione dovrebbe favorire il confronto con gli altri contesti europei caratterizzati da una dimensione autonoma, così da poter individuare le peculiarità del caso specifico. «L’autonomia è il frutto di un’apertura modernizzatrice che ha caratterizzato il nostro secondo dopoguerra e che è culminata nella firma dell’accordo De Gasperi–Gruber — commentano i curatori — Ai nostri giorni è dunque necessario effettuare un’operazione di adeguamento ai tempi per cui la coscienza dell’attualità risulta fondamentale». «Ma pensare in termini di attualità — spiega Pallaver — significa anche riconoscere l’importanza del passato, in particolare, del metodo utilizzato per il raggiungimento dell’autonomia». Il riferimento è alla democrazia consociativa, la quale prevede un perenne «dialogo dell’inclusione» che oggi sfocia in un sentimento di «fiducia reciproca».
Presente alla presentazione dell’opera anche il governatore Ugo Rossi: «Dialogo vince violenza. È un’ovvietà illuminata, perché in un simile momento storico dobbiamo stare attenti a non dimenticare. Il nostro nemico non è più la violenza, ma l’indifferenza».
Oggi l’evento clou è in Sala Depero (Provincia, ore 10) con la cerimonia di apertura. A Paolo Mieli — giornalista, storico, ex direttore del Corriere della Sera — è affidata la lectio sul tema «Confini di ieri e oggi. Il ruolo delle autonomie speciali nell’Europa che cambia».
E a proposito di autonomia il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha rilanciato: «A Bolzano hanno costruito un percorso mettendo in piedi la Convenzione per il terzo statuto. Sarebbe stato meglio partire assieme, ma noi ora vogliamo promuovere una Consulta, aperta alla più alta partecipazione possibile». Simile l’indicazione di Walter Alotti (Uil): «Chiediamo al Consiglio provinciale l’istituzione, anche a Trento, di una “Convenzione per la riforma dello statuto di autonomia” con il coinvolgimento della società civile e quindi anche delle parti sociali».