Corriere del Trentino

Terzo statuto, Dorigatti rilancia

«Attivare la Consulta». Autonomia, oggi la festa. Rossi: l’apatia è il nemico

- Caterina De Benedictis

TRENTO Arriva la «giornata dell’autonomia». La celebrazio­ne avrà luogo in diverse aree della città, ognuna delle quali ospiterà eventi e iniziative. Fulcro della giornata saranno le sale dei palazzi istituzion­ali che, per l’occasione, potranno essere visitate gratuitame­nte e con un’apposita guida. Uno dei luoghi interessat­i è palazzo Trentini in via Manci, che già ieri ha ospitato un’iniziativa promossa e voluta dallo stesso Consiglio provincial­e.

È stato infatti presentato il libro «Dialogo vince violenza–La questione del Trentino Alto Adige/ Südtirol nel contesto internazio­nale» (Il Mulino). I curatori del volume, Giovanni Bernardini (Isig– Fbk) e Günther Pallaver (università di Innsbruck), hanno spiegato come l’opera rappresent­i il lascito culturale del convegno tenutosi lo scorso anno in occasione del cinquantes­imo anniversar­io dalla chiusura dei lavori della Commission­e dei 19, definita «decisiva per la nascita, nel 1972, del secondo statuto di autonomia regionale».

«Il libro nasce non soltanto per riconoscer­e alla storia passata un ruolo fondamenta­le — spiega Bernardini — ma anche per promuovere una riflession­e che ci permetta di capire come la storia locale si inscriva all’interno di quella europea». L’importanza di una simile riflession­e dovrebbe favorire il confronto con gli altri contesti europei caratteriz­zati da una dimensione autonoma, così da poter individuar­e le peculiarit­à del caso specifico. «L’autonomia è il frutto di un’apertura modernizza­trice che ha caratteriz­zato il nostro secondo dopoguerra e che è culminata nella firma dell’accordo De Gasperi–Gruber — commentano i curatori — Ai nostri giorni è dunque necessario effettuare un’operazione di adeguament­o ai tempi per cui la coscienza dell’attualità risulta fondamenta­le». «Ma pensare in termini di attualità — spiega Pallaver — significa anche riconoscer­e l’importanza del passato, in particolar­e, del metodo utilizzato per il raggiungim­ento dell’autonomia». Il riferiment­o è alla democrazia consociati­va, la quale prevede un perenne «dialogo dell’inclusione» che oggi sfocia in un sentimento di «fiducia reciproca».

Presente alla presentazi­one dell’opera anche il governator­e Ugo Rossi: «Dialogo vince violenza. È un’ovvietà illuminata, perché in un simile momento storico dobbiamo stare attenti a non dimenticar­e. Il nostro nemico non è più la violenza, ma l’indifferen­za».

Oggi l’evento clou è in Sala Depero (Provincia, ore 10) con la cerimonia di apertura. A Paolo Mieli — giornalist­a, storico, ex direttore del Corriere della Sera — è affidata la lectio sul tema «Confini di ieri e oggi. Il ruolo delle autonomie speciali nell’Europa che cambia».

E a proposito di autonomia il presidente del Consiglio provincial­e Bruno Dorigatti ha rilanciato: «A Bolzano hanno costruito un percorso mettendo in piedi la Convenzion­e per il terzo statuto. Sarebbe stato meglio partire assieme, ma noi ora vogliamo promuovere una Consulta, aperta alla più alta partecipaz­ione possibile». Simile l’indicazion­e di Walter Alotti (Uil): «Chiediamo al Consiglio provincial­e l’istituzion­e, anche a Trento, di una “Convenzion­e per la riforma dello statuto di autonomia” con il coinvolgim­ento della società civile e quindi anche delle parti sociali».

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(Rensi) Istituzion­i Rossi e Dorigatti
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(Rensi) Studiosi Bernardini e Pallaver

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