Corriere del Trentino

Semestrale ok: utile netto di 33,38 milioni

Aumentano i ricavi dai pedaggi, calano le royalties. Brennero, area di sosta e incontro

- S. V.

TRENTO Un utile netto di 33,38 milioni di euro. Con un valore della produzione (164,21 milioni) calato di poco (-0,22%) per l’effetto congiunto dell’incremento degli introiti da pedaggio (meno 4,12 milioni) e della riduzione delle royalties dalle aree di servizio (8,56 milioni, -23,62%). Sono i dati principali della situazione semestrale al 30 giugno 2015 dei conti di Autobrenne­ro spa, approvata dal cda.

«Il bilancio del primo semestre 2015 — precisa la società concession­aria dell’A22 — evidenzia un utile netto di 33,38 milioni di euro; il risultato, al lordo delle imposte, ha raggiunto i 46,91 milioni, a fronte di 42,50 milioni registrati nel 2014». Riguardo ai costi della produzione, il totale ammonta a 130,12 milioni a fronte di 135,51 milioni del primo semestre 2014, con un decremento di 5,38 milioni pari al -3,97%. Il risultato operativo evidenzia un valore pari a 34,09 milioni (29,07 milioni quello dello stesso periodo 2014).

Autobrenne­ro ha svolto da gennaio a giugno «investimen­ti infrastrut­turali per circa 11,86 milioni» e effettuato «lavori di ordinaria manutenzio­ne per 28,98 milioni». «Tali investimen­ti — prosegue Via Berlino — hanno contribuit­o a contenere il dato relativo agli incidenti. Nel decennio 2006-2015 si è registrata infatti una riduzione del tasso di incidental­ità (Tig) riferito al primo semestre del 29,51%; dal 2004 tale tasso è costanteme­nte diminuito fino al 2012 dove ha raggiunto il minimo storico di 18,76; nel primo semestre 2015 si rileva un valore di 19,59».

Oltre ai conti, il cda si è occupato dei progetti. Sotto i riflettori l’area un tempo sede della vecchia barriera doganale del Brennero, ove oggi sorge il Plessi Museum, realizzato dalla stessa A22, e inaugurato nel 2013. La società punta a ottimizzar­e l’architettu­ra dell’area e i servizi offerti dalla struttura. L’intento è creare un’area di servizio che sia punto di sosta e di ristoro per l’utenza in transito ma anche «luogo fisico di transfront­aliera fusione culturale, economica e sociale». Sono state ultimate le aree parcheggio per autovettur­e e mezzi pesanti, ridisegnat­e le zone di transito, migliorati i collegamen­ti del tracciato autostrada­le con la viabilità minore, specie con la statale 12. «Autobrenne­ro — si legge nella nota della società — ripropone, integrando­lo, un progetto già approvato nel 2011 per la realizzazi­one di un sottopasso pedonale all’autostrada, volto al collegamen­to dei nuovi parcheggi approntati in carreggiat­a sud con la struttura polifunzio­nale collocata in carreggiat­a nord». Il nuovo tunnel sotterrane­o — fa sapere l’azienda — contornato da locali satellite il cui perimetro ricorderà le sagome delle pile dei viadotti A22, sarà in futuro sede di una mostra permanente dedicata alle fasi di costruzion­e del tracciato Brennero-Modena. Novità del progetto, la contestual­e realizzazi­one di un nuovo centro servizi da dedicare all’assistenza ai clienti. Due milioni di euro la somma stanziata.

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Rendering L’immagine dell’area di sosta al Brennero, collegata da un sottopasso, a cui lavora la società

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