Corriere del Trentino

«Prima un boato terribile, poi la fuga»

Gli inquilini hanno trascorso la notte nella sede della Croce Rossa

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BOLZANO «Verso mezzanotte abbiamo sentito un boato terribile. È stata questione di attimi, poi ci hanno subito detto di scappare fuori». È stata una notte di paura quella di Francesco Salerno, che insieme alla moglie Anna Certo e al figlio vive in un appartamen­to al secondo piano del civico 10 di vicolo delle Erbe. Dopo aver sentito il botto Salerno è uscito sul balcone che dà sul cortile interno dove era installata la gru. «Lì mi sono reso conto subito di ciò che era accaduto. Dal rumore non ci siamo subito spaventati, perché sembrava come se qualcuno stesse facendo rotolare qualcosa in cantina. Vista la gru però il mio vicino ha subito chiamato i soccorsi, che ci hanno portato in viale Trieste per la notte. Devo dire che non ho dormito moltissimo, anche se c’è anche di peggio nella vita» dice Salerno. «Se chiederò i danni morali per l’accaduto? In fondo non ci è successo niente, meglio così» conclude.

Più spaventato invece uno degli ospiti della comunità per malati psichici Città Azzurra, che ha sede all’ultimo piano dell’edificio e ospita in tutto quattro persone. «Quando abbiamo sentito il rumore ci siamo tutti molto spaventati. Quasi immediatam­ente è arrivata la polizia che ci ha detto di uscire. Poi però in viale Trieste mi sono addormenta­to quasi subito» racconta uno degli ospiti.

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Sollievo La famiglia Salerno al rientro in casa

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