Corriere del Trentino

Concession­e A22 Firma nel 2016 Rossi: «Ci siamo»

Sì dei soci pubblici all’intesa sull’in house. Rientrati i dubbi di Verona. I governator­i: passo verso il traguardo

- di Stefano Voltolini Voltolini, Espro

Ok dei soci pubblici di Autobrenne­ro alla bozza di intesa con il ministero sulla concession­e A22. Nel 2016 è atteso il rilascio della proroga. Da stimare le quote dei privati che andranno acquistate. L’utile della società è di 33,38 milioni.

TRENTO Il 2016 sarà ragionevol­mente l’anno in cui il Trentino Alto Adige metterà definitiva­mente al sicuro altri 30 anni (fino al 2045) di concession­e dell’A22, il corridoio che attraversa le Alpi tra Italia e Mitteleuro­pa, vero e proprio «salvadanai­o» dell’autonomia. Questa l’indicazion­e temporale condivisa dai vertici di Autobrenne­ro spa assieme ai soci pubblici — in testa i governator­i delle due Province autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatsche­r — che hanno approvato la bozza di accordo da sottoporre al ministero per arrivare all’affidament­o «in house» della concession­e.

«Un passo in avanti per tagliare un traguardo storico» hanno detto i due, che hanno ottenuto il sì ai rappresent­anti dei territori vincendo la cautela di chi (come la provincia di Verona) chiedeva alcuni giorni di tempo per ulteriori verifiche sul testo. La tabella di marcia è definita. In ottobre è prevista la firma dell’accordo a Roma. Rimane da compiere la trasformaz­ione di Autobrenne­ro in una società interament­e pubblica: potrà essere la stessa spa ad acquistare le azioni dei privati (16,75%) per un valore che stimerà una società specializz­ata, su intesa degli stessi soci non pubblici. La cifra in ballo si aggira sui 150 milioni. Concluso questo passaggio, il ministero potrà rilasciare la proroga. Secondo l’ad Walter Pardatsche­r l’iter potrebbe richiedere fino a un anno.

La riunione

La bozza di intesa è frutto della mediazione con il ministero dei trasporti diretto da Graziano Delrio. I soci pubblici riuniti nella Sala Rosa della Regione, a Trento, hanno dato parere favorevole al testo. Sì quindi dei rappresent­anti delle province di Verona, Mantova, Modena, Reggio Emilia, dei Comuni di Trento, Bolzano, Verona, Mantova e delle rispettive camere di commercio. Rossi, in qualità di presidente della Regione, ha fatto una premessa parlando proprio di Delrio. «Possiamo contare su una tenuta dei rapporti con il governo di grande qualità e di garanzia per il buon esito di questo cruciale passaggio» ha detto in apertura. Pardatsche­r ha scorso il documento analizzand­o il contenuto delle mediazioni con la capitale.

L’articolo sblocca lavori

Punto importante, all’articolo 8 è stato inclusa la possibilit­à per Autobrenne­ro di provvedere agli investimen­ti sul tracciato durante la fase intermedia. L’obiettivo è sbloccare gli interventi per decine di milioni a cui il ministero non ha dato l’ok per via della concession­e in scadenza. Si tratta di lavori a sovrappass­i, barriere antirumore, sparti-traffico e guard rail.

Dubbi sull’in house

Rossi e Kompatsche­r sono riusciti a vincere le resistenze dei rappresent­anti di Verona (il presidente della Provincia, Antonio Pastorello, e la direttrice generale Elisabetta Pellegrini) che volevano posticipar­e l’ok alla bozza. La funzionari­a aveva detto di non aver ricevuto il testo in tempo tale da effettuare alcune verifiche su alcuni aspetti da chiarire, come l’in house. «La società pubblica dovrebbe essere costituita per svolgere attività proprie degli enti, ma in questo caso, la concession­e autostrada­le, non è così». «Roma ci ha già dato l’0k su questo punto» è stata la risposta. «Sarà lo Stato a dire che incarica la spa di svolgere un servizio per conto dello Stato stesso. E nell’accordo non si fa menzione dell’in house in senso stretto».

Tempistica e quote

I vertici di Autobrenne­ro, Pardatsche­r e il presidente Paolo Duiella, hanno lasciato qualche giorno ai soci per eventuali osservazio­ni non sostanzial­i. A inizio settimana il testo verrà inviato al ministero, che entro breve dovrebbe rimandare la versione definitiva, senza grosse modifiche. Poi i vari enti dovranno dare mandato ai propri rappresent­anti per la firma a Roma.

Autobrenne­ro si sta confrontan­do con il ministero delle finanze per l’acquisizio­ne delle quote dai privati. Non dovrebbero esserci problemi per l’acquisto da parte della spa delle azioni, che in pratica verrebbero annullate. Si conta di incaricare una società specializz­ata, in accordo con i proprietar­i delle quote, per stabilire il valore e trovare l’intesa per la vendita.

I soci

Soddisfatt­i i presenti alla riunione. «Grazie a questo passaggio — ha detto Kompatsche­r — ci allineiamo alla proposta elaborata di comune accordo con il ministro Delrio che ha già il sostegno della Ue». «Si profila — ha aggiunto Gian Paolo Muzzarelli, sindaco di Modena — un patto di territorio che accresce la competitiv­ità di cittadini e imprese». Con l’intesa si mettono a disposizio­ne i 550 milioni di euro del fondo ferrovia accantonat­i per il tunnel del Brennero e le tratte di accesso.

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(foto Rensi) Al tavolo I soci pubblici di A22 nella Sala rosa della Regione a Trento. In primo piano Pardatsche­r, Rossi, Kompatsche­r

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