Concessione A22 Firma nel 2016 Rossi: «Ci siamo»
Sì dei soci pubblici all’intesa sull’in house. Rientrati i dubbi di Verona. I governatori: passo verso il traguardo
Ok dei soci pubblici di Autobrennero alla bozza di intesa con il ministero sulla concessione A22. Nel 2016 è atteso il rilascio della proroga. Da stimare le quote dei privati che andranno acquistate. L’utile della società è di 33,38 milioni.
TRENTO Il 2016 sarà ragionevolmente l’anno in cui il Trentino Alto Adige metterà definitivamente al sicuro altri 30 anni (fino al 2045) di concessione dell’A22, il corridoio che attraversa le Alpi tra Italia e Mitteleuropa, vero e proprio «salvadanaio» dell’autonomia. Questa l’indicazione temporale condivisa dai vertici di Autobrennero spa assieme ai soci pubblici — in testa i governatori delle due Province autonome, Ugo Rossi e Arno Kompatscher — che hanno approvato la bozza di accordo da sottoporre al ministero per arrivare all’affidamento «in house» della concessione.
«Un passo in avanti per tagliare un traguardo storico» hanno detto i due, che hanno ottenuto il sì ai rappresentanti dei territori vincendo la cautela di chi (come la provincia di Verona) chiedeva alcuni giorni di tempo per ulteriori verifiche sul testo. La tabella di marcia è definita. In ottobre è prevista la firma dell’accordo a Roma. Rimane da compiere la trasformazione di Autobrennero in una società interamente pubblica: potrà essere la stessa spa ad acquistare le azioni dei privati (16,75%) per un valore che stimerà una società specializzata, su intesa degli stessi soci non pubblici. La cifra in ballo si aggira sui 150 milioni. Concluso questo passaggio, il ministero potrà rilasciare la proroga. Secondo l’ad Walter Pardatscher l’iter potrebbe richiedere fino a un anno.
La riunione
La bozza di intesa è frutto della mediazione con il ministero dei trasporti diretto da Graziano Delrio. I soci pubblici riuniti nella Sala Rosa della Regione, a Trento, hanno dato parere favorevole al testo. Sì quindi dei rappresentanti delle province di Verona, Mantova, Modena, Reggio Emilia, dei Comuni di Trento, Bolzano, Verona, Mantova e delle rispettive camere di commercio. Rossi, in qualità di presidente della Regione, ha fatto una premessa parlando proprio di Delrio. «Possiamo contare su una tenuta dei rapporti con il governo di grande qualità e di garanzia per il buon esito di questo cruciale passaggio» ha detto in apertura. Pardatscher ha scorso il documento analizzando il contenuto delle mediazioni con la capitale.
L’articolo sblocca lavori
Punto importante, all’articolo 8 è stato inclusa la possibilità per Autobrennero di provvedere agli investimenti sul tracciato durante la fase intermedia. L’obiettivo è sbloccare gli interventi per decine di milioni a cui il ministero non ha dato l’ok per via della concessione in scadenza. Si tratta di lavori a sovrappassi, barriere antirumore, sparti-traffico e guard rail.
Dubbi sull’in house
Rossi e Kompatscher sono riusciti a vincere le resistenze dei rappresentanti di Verona (il presidente della Provincia, Antonio Pastorello, e la direttrice generale Elisabetta Pellegrini) che volevano posticipare l’ok alla bozza. La funzionaria aveva detto di non aver ricevuto il testo in tempo tale da effettuare alcune verifiche su alcuni aspetti da chiarire, come l’in house. «La società pubblica dovrebbe essere costituita per svolgere attività proprie degli enti, ma in questo caso, la concessione autostradale, non è così». «Roma ci ha già dato l’0k su questo punto» è stata la risposta. «Sarà lo Stato a dire che incarica la spa di svolgere un servizio per conto dello Stato stesso. E nell’accordo non si fa menzione dell’in house in senso stretto».
Tempistica e quote
I vertici di Autobrennero, Pardatscher e il presidente Paolo Duiella, hanno lasciato qualche giorno ai soci per eventuali osservazioni non sostanziali. A inizio settimana il testo verrà inviato al ministero, che entro breve dovrebbe rimandare la versione definitiva, senza grosse modifiche. Poi i vari enti dovranno dare mandato ai propri rappresentanti per la firma a Roma.
Autobrennero si sta confrontando con il ministero delle finanze per l’acquisizione delle quote dai privati. Non dovrebbero esserci problemi per l’acquisto da parte della spa delle azioni, che in pratica verrebbero annullate. Si conta di incaricare una società specializzata, in accordo con i proprietari delle quote, per stabilire il valore e trovare l’intesa per la vendita.
I soci
Soddisfatti i presenti alla riunione. «Grazie a questo passaggio — ha detto Kompatscher — ci allineiamo alla proposta elaborata di comune accordo con il ministro Delrio che ha già il sostegno della Ue». «Si profila — ha aggiunto Gian Paolo Muzzarelli, sindaco di Modena — un patto di territorio che accresce la competitività di cittadini e imprese». Con l’intesa si mettono a disposizione i 550 milioni di euro del fondo ferrovia accantonati per il tunnel del Brennero e le tratte di accesso.