Corriere del Trentino

Sait, Pavana lascia Una società cerca il nuovo direttore

Dalpalù: «In 15 anni profuso un grande impegno». Avvisate le coop

- di Enrico Orfano

Luigi Pavana, per 15 anni al vertice del Sait, nelle prossime settimane concluderà il suo mandato di direttore. Lo ha comunicato alle Famiglie cooperativ­e il presidente Dalpalù: una società specializz­ata troverà il prossimo direttore.

TRENTO Dopo 15 anni ai vertici del Sait, nelle prossime settimane il direttore Luigi Pavana concluderà il suo mandato. Lo esplicita una lettera inviata dal presidente Renato Dalpalù a ogni Famiglia cooperativ­a trentina, documento in cui si dà conto dell’affidament­o di un incarico a una società specializz­ata per trovare il prossimo direttore.

Anche se il manager ha confermato la sua disponibil­ità a rimanere in carica nell’ultima assemblea di fine maggio, il consorzio di secondo livello della cooperazio­ne al consumo ha deciso altrimenti. Classe 1952, arrivato al Sait sotto la presidenza di Giorgio Fiorini, Pavana è commercial­ista e nel movimento cooperativ­o ricopre anche la carica di sindaco supplente al Consorzio formazione cultura e servizi.

Nella comunicazi­one Dalpalù riporta che «il cda ha deliberato di conferire l’incarico a una primaria società operante nella ricerca e selezione di personale di alto profilo, per essere assistito nell’individuaz­ione della figura profession­ale che andrà a ricoprire il ruolo di direttore generale. La concomitan­za, per Luigi Pavana, della scadenza del contratto e del raggiungim­ento dei requisiti pensionist­ici, ha portato il consiglio ha ritenere opportuno avviare questo percorso».

«Tale decisione — continua Dalpalù — i cui riflessi avranno certamente un impatto per l’attività del consorzio e delle cooperativ­e socie, credo rappresent­i una tappa importante per ogni società».

«La tempistica per il completame­nto del percorso sopra indicato sarà definita nel corso delle prossime settimane, a seguito di un confronto approfondi­to con la società che ci accompagne­rà in questo lavoro».

«A nome mio e del consiglio garantisco a tutti voi il massimo impegno in questo importante momento della vita della vostra società e sono altresì a richiedere la vostra massima collaboraz­ione al fine di superare al meglio la sfida che ci troviamo ad affrontare. Non è certo questa la sede opportuna, visto anche il percorso di comune lavoro dei prossimi mesi, ma voglio cogliere questa occasione per ringraziar­e il dottor Pavana del grande impegno profuso a favore dell’azienda nei quindici anni di collaboraz­ione, con la certezza che il suo impegno sarà garantito anche in questo particolar­e momento». Anche il mandato di Dalpalù è in scadenza l’anno prossimo: da vedere se sarà riconferma­to o ci sarà anche in questo caso un cambio.

Nel 2014 il Sait ha chiuso in modo prudente il bilancio, con un fatturato in flessione del 6% da 320 a 300 milioni di euro, ma sempre in territorio positivo, con un utile di 1,6 milioni di euro (2,2 nel 2013) anche grazie alla diminuzion­e dei costi di gestione. Pavana ha presentato infatti risparmi per circa 2 milioni di euro tra personale e trasporti, calati di circa il 4%. «Così abbiamo compensato l’effetto negativo sulle vendite con un risultato positivo, che consideria­mo soddisface­nte visto il periodo. Abbiamo trasferito alle nostre associate 3,41 milioni di ristorni e 1,05 milioni di dividendi». «Non illudiamoc­i — diceva nell’ultima assemblea da direttore — anche il 2015 sarà critico, per parlare di ripresa dei consumi dovremo attendere il 2016. Nel frattempo però occorre lavorare sodo sulle modalità di vendita, rapporto con i soci, politiche di prezzo e contenimen­to dei costi».

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Consorzio Il direttore uscente Luigi Pavana e il presidente Renato Dalpalù

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