Corriere del Trentino

Architetti, consiglio rosa Franceschi­ni il più votato

Sfida per la presidenza, Franceschi­ni e Bazzanella separati da 9 voti

- Giovannini

S i conoscerà entro la fine di settembre il nome del nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti di ieri. Ieri mattina, nella sede di vicolo Galasso, si è svolto lo spoglio delle schede al termine della seconda tornata di votazioni per l’elezione del nuovo consiglio. Undici i posti a disposizio­ne: di questi, sei saranno occupati da donne. Per quanto riguarda la presidenza, al più votato Alessandro Franceschi­ni potrebbe opporsi Ugo Bazzanella: li separano nove voti.

TRENTO L’affluenza alle urne non è stata certo da record. Ma nella sede di vicolo Galasso, i rappresent­anti dell’ordine degli Architetti si mostrano comunque soddisfatt­i: dopo la fumata nera della prima convocazio­ne, con solamente trenta schede contate (il quorum era fissato a 569 votanti), la seconda tornata ha dato esito positivo. Chiudendo quindi, senza bisogno della terza convocazio­ne, la partita dell’elezione del nuovo consiglio.

Nei quattro giorni di apertura del seggio allestito nella sede dell’ordine (da martedì a venerdì), a esprimere la propria preferenza sono stati 309 architetti, 24 in più di quelli fissati per convalidar­e la votazione.

Lo scrutinio delle schede (alla presenza del presidente del seggio Michele Andreatta), quindi, ha occupato la mattinata di ieri, con proclamazi­one degli eletti alle 13 (una comunicazi­one sul sito internet dell’ordine ha svelato l’esito della sfida elettorale). Con l’indicazion­e degli undici candidati che formeranno il prossimo consiglio (a fronte di diciannove nomi in lizza).

La prima curiosità, scorrendo la tabella finale, riguarda la distribuzi­one delle preferenze. La più votata, con ben 152 voti, è risultata infatti Roberta Comunello, unica rappresent­ante della sezione B (di cui fanno parte gli architetti con la laurea triennale). Che, per ottenere un posto all’interno del consiglio, avrebbe potuto fermarsi addirittur­a a un solo voto.

Per quanto riguarda la sezione A, invece, i dieci eletti sono, in ordine di preferenze Alessandro Franceschi­ni (150 voti), Ugo Bazzanella (141), Susanna Serafini (127), Francesca Odorizzi (120), Maria Stella Marini (103), Giorgio Campolongo (101), Marco Giovanazzi (98), Alessia Buratti (97), Elisa Burnazzi (95) e Raffaele Cetto (86). Esclusi dal consiglio, invece, Cristiano Zattara (71 preferenze), Pietro Degiampiet­ro (65), Enrico Lunelli (65), Giovanna Salgarello (64), Marco Malossini (56), Gianluca Nicolini (41), Giovanni Berti (36) e Alessandro Passardi (36).

A saltare agli occhi, osservando la composizio­ne del nuovo consiglio dell’ordine degli architetti, è innanzitut­to la distribuzi­one di genere: degli undici eletti, infatti, sei sono donne (nel precedente consiglio le figure «rosa» erano cinque). Non solo: di queste, tre (Susanna Serafini, Francesca Odorizzi e Maria Stella Marini) erano in carica anche nella scorsa consiliatu­ra e sono state confermate.

Ma tra i nomi presenti anche nel consiglio presieduto da Alberto Winterle, che proseguira­nno il lavoro per i prossimi anni, ci sono anche quelli dell’ex vicepresid­ente Ugo Bazzanella e di Alessandro Franceschi­ni. Quest’ultimo, il più votato, ha lanciato da tempo la propria candidatur­a alla presidenza. «Ci sarò per dare continuità al progetto avviato quattro anni fa con il manifesto architetti, che aveva l’obiettivo di portare entusiasmo, passione, competenza ed energia» aveva sottolinea­to a inizio agosto il profession­ista trentino. Che, con 150 voti a suo favore, potrebbe avere la strada spianata per la presidenza.

Prima, però, Franceschi­ni dovrà convincere il nuovo consiglio dell’ordine, che dovrebbe riunirsi tra un paio di settimane (al termine dei dieci giorni canonici previsti per la presentazi­one di eventuali ricorsi). Con un’incognita: il distacco da Bazzanella, vicepresid­ente uscente, è infatti di soli nove voti. Uno scarto che potrebbe far discutere.

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Volata a due Alessandro Franceschi­ni (a destra) e Ugo Bazzanella

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