Trentino sviluppo, appello pro Svizzera Tosi: un disguido
Valduga frena sul Marconi a Meccatronica. Il presidente: sarebbe un peccato
TRENTO Trentino sviluppo ha deciso di promuovere il cantone di Vaud in Svizzera, «il territorio più importante per ricerca e innovazione»? Se lo chiede Claudio Civettini di Civica trentina, difronte a un volantino che reca un messaggio per lo meno ambiguo. Lo riconosce anche il presidente della spa pubblica, Flavio Tosi: «È un disguido dovuto al fatto che siamo stati tramite per la Camera di commercio italiana per la Svizzera. I trentini devono andare a vendere in quella zona, non traslocare». Un altro problema emerge dai dubbi espressi dal sindaco di Rovereto Valduga rispetto al trasferimento dell’Iti Marconi nel polo della Meccatronica. «Sarebbe un peccato se non andasse in porto» commenta Tosi.
«Non perdere l’occasione di conoscere le opportunità di business del cantone di Vaud, il territorio svizzero più importante per ricerca e innovazione, ti può offrire» recita il volantino trasmesso da Trentino sviluppo alle aziende locali. In ballo il seminario «Doing business in the major Swiss centre of research and innovation» organizzato a Milano dalla Camera di commercio italiana per la Svizzera e dal cantone di Vaud, per il prossimo 29 settembre. Civettini ritiene che «letto come va letto, sembrerebbe un invito rivolto da Trentino sviluppo alle aziende trentine a verificare collocazioni diverse di business e, se fosse così, sarebbe un grave errore strategico». Il consigliere di opposizione riconosce la bontà di una verifica sulle possibilità di export in Svizzera, ma il messaggio posto in questi termini «ci fa pensare che magari l’iniziativa abbia lo scopo di attrarre, più che di cedere e concedere». L’interrogazione mira dunque a chiarire il senso del messaggio, «senza sottovalutare le iniziative che ogni Stato mette in atto per attrarre industrie». L’Austria è molto attiva, ad esempio, in questo senso.
«Abbiamo fatto da tramite per la Camera di commercio italiana per la Svizzera, diffondendo il messaggio — specifica Tosi, che però riconosce l’ambiguità comunicativa —. Già alcune aziende trentine hanno ini- ziato a vendere in Svizzera, nel ramo delle case in legno e del food, si tratta di continuare in questo solco».
Preoccupa di più il tema Meccatronica, di cui il ramo «scuola» rappresenta un investimento da circa 50 milioni di euro. L’assessora di Rovereto Cristina Azzolini ritiene che trasferirvi Iti Marconi, oltre al Cfp Veronesi, comporterebbe problemi di viabilità nel quartiere e verrebbe lasciato vuoto un grande edificio. Il sindaco Francesco Valduga desidera confrontarsi con gli insegnanti, per capire se trasferire prima i laboratori e solo in un secondo tempo anche la didattica.Tosi ricorda che quell’immobile ha problemi antisismici, molto costosi da risolvere. «Costruire un nuovo plesso ha un costo simile a mettere a norma l’attuale edificio. Per questo il trasferimento a Meccatronica ha un senso, visto che le aziende hanno interesse a vivere accanto alla scuola. È vero che i punti più importanti sono i laboratori e le occasioni di stage, ma la massima efficacia del progetto arriva con la didattica». Al momento il trasferimento del Veronesi è già avviato, tanto che si stanno acquisendo i materiali per i laboratori, «sarebbe un peccato se si bloccasse l’operazione Iti» chiude Tosi.