Parco Adamello-Brenta Gli impiantisti incalzano «Regole da interpretare»
TRENTO Stanno seguendo il confronto sulla futura presidenza del parco naturale Adamello-Brenta con attenzione. Pur ponendosi in una prospettiva esterna alle decisioni. «Non spetta certo a noi giudicare i candidati» mette in chiaro Francesco Bosco.
Ma a un mese dalla riunione del comitato di gestione che dovrà indicare la nuova guida dell’ente di Strembo (a meno di sorprese eclatanti nei passaggi provinciali della prossima settimana), i vertici delle società di funivie della Rendena promuovono i rapporti avuti fino ad ora con giunta e presidente del parco e indicano le aspettative per il futuro.
«Per quanto riguarda il parco — osserva Bosco, direttore delle Funivie Madonna di Campiglio — il discorso è ampio. Da parte nostra, vorremmo veder riconosciuti due concetti. Il primo è che senza l’ambiente è impossibile fare turismo: un’attenzione alla natura che noi stiamo dimostrando con i nostri interventi». Il secondo concetto è strettamente legato al primo: «Oggi — prosegue Bosco — l’economia delle valli Giudicarie è legata al turismo. Per questo, tutto deve ruotare attorno alle esigenze turistiche. E il turismo deve adeguarsi a quanto il mercato oggi chiede. Si tratta di un concetto che coinvolge tutti gli attori della zona». Con una precisazione in più da parte del direttore di Funivie Madonna di Campiglio: «Vorremmo che si capisse che il turismo invernale è fondamentale per l’economia e per lo sviluppo della nostra zona». In questo quadro, Bosco inserisce il rapporto con il parco Adamello-Brenta. «Finora — spiega — il rapporto è stato positivo. C’è stata una buona collaborazione, anche se il parco ragiona con delle regole che erano state fissate anni fa, al momento della sua fondazione». Norme che, secondo il direttore, «dovrebbero forse essere almeno interpretate». E sui nomi dei possibili presidenti? Bosco chiude subito il discorso: «Non dobbiamo decidere noi e ci guardiamo bene dall’intervenire».
Qualche parola in più, sui due contendenti (l’uscente Antonio Caola e il sindaco di Giustino Joseph Masè), la pronuncia Roberto Serafini, presidente di Funivie Pinzolo Spa. «Sono due persone con cui lavoro e con le quali mi trovo bene» sottolinea Serafini. «Con Caola — prosegue — ho avuto a che fare in questi anni per questioni relative al parco. Masè, invece, siede attualmente nel consiglio di amministrazione di Funivie».
Il giudizio sul rapporto tra società e parco, prosegue il presidente, finora è decisamente positivo. «In questi anni — osserva — i rapporti sono stati ottimi, nel rispetto dei rispettivi ruoli. Ovviamente le esigenze sono diverse, ma ci siamo sempre confrontati e abbiamo sempre trovato una mediazione: abbiamo trovato la piena disponibilità e nel confronto si è sempre cercato di arrivare alla soluzione meno impattante».