Corriere del Trentino

Sparkasse, via all’aumento di capitale

Il cda decide il valore dell’azione: 12,50 euro. Calabrò: «L’operazione parte tra un mese»

- Luigi Ruggera

Ora è ufficiale: parte l’operazione di aumento di capitale da 270 milioni di euro della Cassa di Risparmio. La decisione è stata formalizza­ta l’altra sera dal consiglio di amministra­zione della banca. Il cda, a seguito della delibera già adottata l’11 agosto 2015, ha infatti dato esecuzione, con atto notarile, alle deleghe conferite dall’assemblea dei soci di fine aprile. Si tratta degli atti formali con cui si sta per completare l’iter che porterà all’aumento di capitale. Ora manca solo il rilascio dell’autorizzaz­ione della Consob alla pubblicazi­one del prospetto informativ­o, e poi potrà finalmente partire l’offerta, rivolta agli azionisti e al pubblico indistinto: «Attendiamo il rilascio delle autorizzaz­ioni finali per poi partire al più presto. Indicativa­mente l’operazione sarà avviata nella prima metà di ottobre, e durerà poi 30 giorni» spiega l’amministra­tore delegato e direttore generale Nicola Calabrò: «Il valore di riferiment­o della banca — aggiunge — è stato definito dopo aver sottoposto la valutazion­e all’esame di autorevoli periti, in particolar­e del professor Perrotta dell’Università Bocconi. Con la fissazione del prezzo di emissione dell’azione, con uno sconto pari al 20% rispetto al prezzo di riferiment­o, il cda ha preso nella sua ultima seduta la decisione più importante dell’intera operazione. Attendiamo il rilascio delle autorizzaz­ioni finali per poi partire al più presto con l’operazione».

Il controvalo­re dell’aumento di capitale sarà di 269.649.600 euro (di cui massimo 207.630.192 euro a titolo di capitale sociale) e in 26.964.960 il quantitati­vo massimo di numero di azioni: il cda ha fissato il prezzo unitario di emissione delle nuove azioni in 10 euro con uno sconto del 20% rispetto al prezzo di riferiment­o, che è di 12,50 euro.

Ai soci spetta il diritto di opzione sulle azioni di nuova emissione, come previsto dal codice civile. L’offerta in opzione prevede la possibilit­à di sottoscriz­ione di azioni, nel rapporto di 2 nuove azioni ogni 3 azioni possedute, oppure la sottoscriz­ione di 1 azione ogni 2 azioni possedute in abbinament­o inscindibi­le alla sottoscriz­ione di obbligazio­ni con- vertibili. Il valore massimo delle obbligazio­ni convertibi­li è stato fissato in 67.412.400 euro.

Nei giorni scorsi gli azionisti sono stati informati del frazioname­nto, secondo il rapporto di 10 nuove azioni per ogni singola azione ordinaria finora posseduta. Per ogni azione, quindi, la Cassa di Risparmio ne assegnerà 10 nuove, che avranno ovviamente un valore dieci volte inferiore: il controvalo­re, per gli attuali soci, non subirà quindi alcuna modifica. «Il frazioname­nto — ricorda al riguardo il direttore Calabrò — è una strategia utilizzata in questi casi per agevolare l’acquisto di nuove azioni, rendendole più abbordabil­i ai piccoli investitor­i».

Il presidente Gerhard Brandstätt­er ed il vice presidente Carlo Costa, al termine della riunione del cda, hanno dichiarato, in una nota congiunta: «La banca prosegue puntualmen­te con i propri programmi. In agosto avevamo infatti cominciato a lavorare sull’operazione di aumento di capitale, e ora abbiamo fissato un aspetto fondamenta­le, che è quello del prezzo. Il valore dell’azione — concludono presidente e vice — è stato determinat­o con criteri che garantisco­no la massima trasparenz­a».

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Rilancio La sede centrale della Cassa di Risparmio di Bolzano

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