Porfido, obiettivo aggregazione
Artigiani, la sezione si allarga alle attività complementari
Via Brennero «Cambia lo statuto Le imprese devono offrire servizi chiavi in mano ai loro clienti»
Il Consorzio artigiano del porfido si rinnova per allargare la propria base associativa e adeguare la strategia operativa. Le modifiche apportate allo statuto dell’organismo sono pensate per aiutare meglio le aziende aderenti ad affrontare la forte crisi del settore — e la riduzione di iscritti —, come spiega l’Associazione artigiani che ha supportato il consorzio nella riorganizzazione.
«Il cambiamento — precisa l’Associazione — si è reso necessario per permettere alle imprese di far fronte a un mercato sempre più complesso e mettere in rete le imprese, sia artigiane che di altri settori». Analogamente ai costruttori di Confindustria, che il 22 settembre rifonderanno la loro associazione per allargare la base, il Consorzio artigiano del porfido cerca soluzioni nuove contro la difficile congiuntura. «In un settore che vive ormai una pluriennale crisi, di cui non si intravede la fine, è necessario che le imprese si aggreghino per offrire ai clienti un servizio “chiavi in mano”. Partendo da questo presupposto si è deciso di ampliare l’attuale compagine consortile inserendo tutte le attività che riguardano il porfido, posatori, trasformatori, estrattori, commercianti, ma anche quelle complementari come scavi e sottoservizi, elettricisti, idraulici, giardinieri, autotrasportatori. Il fine è sviluppare una filiera che operi in modalità global service». Tre le quote di sottoscrizione (socio agevolato, ordinario e sostenitore), variabili nell’importo, utili per rendere appetibile l’iscrizione.