Comune, lo sfogo di Lombardo fa arrabbiare l’opposizione
Giuliani: «Noi facciamo il nostro lavoro». Merler: in aula anche temi etici
TRENTO Lo sfogo non è passato inosservato. Di fronte all’amara riflessione di Emanuele Lombardo sull’ultima tornata consiliare cittadina (Corriere del Trentino di ieri), i capigruppo comunali ci tengono a ribadire la centralità dell’aula. Pur con posizioni diverse. «Noi facciamo il nostro lavoro, presentando documenti su temi come la sicurezza: possono dare fastidio, ma non ci si dica che in aula non si fa nulla» sbotta Bruna Giuliani, capogruppo della Lega nord. Che non ha gradito le critiche di Lombardo sui confronti relativi a orso e burqa. «Sia chiaro: l’ordinanza che abbiamo chiesto — spiega Giuliani — non era sul burqa, ma sulla sicurezza. Proprio per questo oggi (ieri, ndr) abbiamo sfilato in città con il viso coperto». E sulla tornata di questa settimana aggiunge: «In conferenza capigruppo avevamo deciso di dedicare due sedute agli ordini del giorno e così è stato. Abbiamo presentato testi su temi veri. Se poi la maggioranza è divisa al proprio interno, non sono problemi nostri: invece di litigare, lavorino».
«Il consiglio del capoluogo — osserva Andrea Merler, capogruppo di Civica Trentina — non si occupa solo di temi strettamente cittadini, ma è un luogo di confronto anche su questioni etiche e di sicurezza». In questo quadro, prosegue Merler, si inserisce anche il dibattito sull’orso: «Si tratta di un problema sentito dalla cittadinanza». Poi il capogruppo ricorda i contenuti della riforma del regolamento: «Si prevede la presentazione a rotazione delle mozioni, in modo da limitare l’eventuale eccesso di protagonismo delle minoranze. Vedremo se la maggioranza lavorerà». Con una precisazione: «Le mozioni non devono riguardare temi triti e ritriti. Le forze politiche devono avere un respiro lungo, selezionando le istanze».
Prudenti i giudizi in maggioranza. «Anche nella scorsa legislatura — ammette Massimo Ducati (Cantiere) — avevamo dovuto affrontare il problema degli ordini del giorno: non a caso è stata elaborata una riforma per contenere almeno i tempi». Ma sui temi Ducati è deciso: «È vero, sarebbe opportuno analizzare i testi bene e velocemente, ma stiamo attenti a toccare l’istituto degli ordini del giorno. Si tratta dell’unico spazio che un consigliere ha per provare a dare degli indirizzi politici all’amministrazione». Così Paolo Serra. «È fuori dubbio che a volte si perda del tempo su qualche ordine del giorno — spiega il capogruppo Pd — ma va mantenuta la piena legittimità dei consiglieri a presentare testi su temi anche non strettamente comunali». Tenendo però presente un aspetto: «Si dovrebbe essere comunque più veloci nella discussione: se il dibattito è più rapido e gli interventi limitati, si possono esaminare più mozioni». Intanto, lunedì i capigruppo affronteranno il nodo dei compensi dei presidenti (fino a 877 euro al mese, il 10% dell’indennità del sindaco) e dei consiglieri circoscrizionali (importo da stabilire). «Bisogna trovare una posizione di equilibrio» spiega Ducati, mentre Serra guarda a Rovereto per capire la scelta del municipio guidato da Valduga. Non chiudono ai compensi né Civica Trentina né Lega nord.