«Niente bavagli Sono urgenti nuove regole»
Modificare il regolamento comunale per evitare di impegnare il Consiglio su temi che non sono di sua competenza. È la proposta di Emanuele Lombardo (Pd) che riprende il tema da lui sollevato su facebook ( Corriere del Trentino). «Non voglio mettere il bavaglio a nessuno, ma il Consiglio non può perdere tempo», dice.
TRENTO Concentrare il dibattito in consiglio comunale sulle questioni di reale competenza dell’Aula, senza discussioni inutili attorno a temi per i quali la stessa assemblea non ha nessuna competenza. Lo suggerisce Emanuele Lombardo, consigliere del Pd a Palazzo Thun, che è pronto a inoltrare una proposta di modifica del regolamento comunale.
L’obiettivo è evitare il ripetersi di quanto avvenuto nell’ultima tornata consiliare, contrassegnata da sette ore di dibattito, per otto mozioni (di cui due approvate) e una delibera (licenziata). «È avvilente, a volte, sprecare tempo prezioso per futili e pretestuose argomentazioni» aveva scritto lo stesso Lombardo su facebook (Corriere del Trentino di venerdì), portando all’attenzione l’argomento. Nel mirino la Lega nord che aveva presentato due mozioni, una sul burka, con la richiesta al sindaco di vietarlo, e l’altra sull’orso.
Prima di tutto, Lombardo precisa il senso del suo intervento rispetto a quanto inteso da Lucia Coppola, presidente del consiglio. «Non ho espresso critiche all’assemblea, come se questa fosse incapace di produrre — spiega il consigliere —. Le mie riflessioni erano invece dirette ad un partito e dei consiglieri che “ingessano” il Consiglio per discutere di tematiche di indubbia valenza nazionale su cui nulla possono giunta e assemblea».
Ecco da dove nasce la proposta di modifica del regolamento dell’aula. «Vedrò con gli uffici se è accoglibile e ne parlerò con i colleghi di gruppo. A mio avviso, il Consiglio deve discutere di fatti sui quali può incidere. Non si può deliberare sul sesso degli angeli», aggiunge. Lombardo assicura di non voler mettere il bavaglio a nessuno. «Non si tolgono diritti alle forze politiche. Per i temi generali si potrebbe ricorrere alle comunicazioni o alle interpellanze, evitando lungaggini».
Meglio lasciare temi come il burka e l’orso alle istituzioni che possono incidere, pensa Lombardo: «Sono entrambi regolati da leggi nazionali». La modifica avrebbe ulteriori risvolti positivi secondo il proponente. «Si risparmia per la riduzione delle sedute e dei gettoni di presenza pagati e si concentra l’attività sui problemi della città» conclude.
L’idea «Così si risparmia e si parla dei veri problemi in città»