Costi da eliminare
Egregio direttore, vorrei intervenire dopo aver appreso la notizia che si intende riproporre le indennità sia per i consiglieri che per i presidenti dei consigli circoscrizionali.
Voglio ricordare che in qualità di co-portavoce dei Verdi — ora ex — portai avanti, con altri colleghi, in occasione della scorsa campagna elettorale comunale una precisa proposta: valorizzare al massimo la rappresentanza politica,partendo dal basso. Aggiungemmo poi una postilla fondamentale: tali rappresentanze periferiche non avrebbero dovuto avere oneri per il bilancio comunale. Ora, apprendo che proprio chi con me ha condiviso tale idea sostiene una reintroduzione delle indennità. Sono allibito. La proponente di questa novità è la presidente del Consiglio comunale, paladina del taglio agli sprechi della politica in campagna elettorale. Ha cambiato idea? Desidero, con questa presa di posizione, dissociarmi totalmente da una simile proposta, sia come cittadino indignato, sia come ex co-portavoce del movimento dei Verdi.
Altre cose in campagna elettorale andavamo a dire alla gente: garantire la giusta rappresentatività, eliminando i costi. Sono sempre stato convinto che la politica fosse passione. Proprio per questo nei nostri gazebo dicevamo di superare il concetto di circoscrizioni per sperimentare il coinvolgimento diretto della gente nella costruzione della linea politica cittadina. Ora, proprio da chi ha condiviso con me un percorso chiaro e forte venga proposta una spesa per le assemblee circoscrizionali, mi pare proprio fuori luogo.
Dal basso, partiremo con una petizione contro una simile proposta e vedremo cosa ne pensano i cittadini. Ma intanto, rimango basito dal comportamento incoerente che rilevo dai giornali. Spero davvero in un ravvedimento di chi ha fatto la proposta delle indennità, temo però che la posizione occupata (presidenza del Consiglio comunale), come peraltro avevo annunciato già da tempo, limiti ogni possibile manovra.
Come volevasi dimostrare, nulla di nuovo sotto il sole che ride. Ciò mi provoca dispiacere. Evidentemente meglio continuare con la solita logica della politica remunerativa a scapito di un chiaro cambio di tendenza.
Marco Ianes,