Corriere del Trentino

Djuric carico: «Quest’anno per me è più facile»

Trentino volley, l’opposto analizza la prossima stagione: «Non mi sento un leader, ma siamo un grande gruppo»

- Erica Ferro

TRENTO Non si sente un leader Mitar Djuric. «Semmai più vecchio degli altri — scherza — di solito ero sempre fra i più giovani». In questi primi scampoli di preparazio­ne nella Trentino volley, infatti, si allena con Daniele Mazzone che di anni ne ha 23, Gabriele Nelli (21) e con il «baby» diciannove­nne Carlo De Angelis. L’opposto greco di origine serba, classe 1989, punta sulla forza della squadra: «Non c’è un giocatore in rosa che vada a ricoprire il ruolo di leader, ma possiamo fare bene come gruppo».

Primo obiettivo

Falsa modestia? Chissà. Di certo dal suo braccio pesante ci si aspetta grandi cose. Già a partire dal primo appuntamen­to ufficiale, quella Supercoppa che il 24 ottobre riaprirà la contesa proprio lì dove l’aveva lasciata, al PalaPanini. «Non ho capito perché si giochi proprio a Modena — ammette Djuric — ma l’ultima volta è andata bene. Speriamo, in questo palazzetto, di riuscire a ripetere quanto abbiamo fatto nell’ultima occasione».

Ovvero, conquistar­e il trofeo così come successo quattro mesi fa, quando in palio c’era lo scudetto. «Tutti sanno che Modena è una squadra forte e sarà difficilis­simo, ma noi faremo come sempre del nostro meglio».

I sogni di gloria, tuttavia, devono aspettare. Almeno un mese e mezzo. Prima c’è da sudare, e parecchio. Due settimane di preparazio­ne sono già alle spalle: «Questo periodo è sempre duro — sostiene l’atleta gialloblù — si lavora tanto, è normale che soffriamo un po’ tutti per i carichi pesanti che stiamo sostenendo. Ma va bene così, il lavoro di queste settimane è importante per l’intera stagione».

Compagnia

Poter effettuare l’intera preparazio­ne, inoltre, è un vantaggio, consente di curare al meglio ogni aspetto. «Non sono comunque un nuovo arrivato — sottolinea Djuric — In questa squadra conosco tutti, dall’allenatore al preparator­e atletico al fisioterap­ista e loro conoscono me, quindi è tutto più facile. Certo adesso la situazione è diversa, nella scorsa stagione ero arrivato direttamen­te dalla Corea, ora c’è tempo per lavorare con tranquilli­tà».

Fra l’altro l’opposto greco può farlo anche con l’amico Luka Suljagic, accorso a dare manforte alla Trentino volley assieme ad altri quattro giocatori, fra cui l’ex schiacciat­ore di Molfetta Sergio Noda Blanco.

Gli azzurri

Non è riuscito, finora, a seguire in diretta i suoi compagni di squadra impegnati nella World cup, che ieri con la maglia dell’Italia sono incappati nella prima sconfitta della manifestaz­ione contro gli Stati Uniti (anche l’Argentina di Solè ha perso contro la Russia). L’occasione per rifarsi, però, arriva oggi contro il Giappone alle 12.20 italiane.

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