I Mari che uniscono del Nodo di Gordio
La rivista trentina raccoglie tredici approfondimenti di geopolitica, fra Italia e Turchia
Mari che uniscono - Italia e Turchia pilastri del Mediterraneo, è questo l’efficace titolo della rivista de Il Nodo di Gordio «Anno IV - Numero 8 – Maggio 2015», direttore responsabile Daniele Lazzeri. Nell’editoriale con cui apre la riflessione, «Dal G-20 al G-Zero: un mondo senza governance», Lazzeri anticipa la poliedricità dei punti di vista affrontati dal volume, prendendo spunto dall’espressione: «C’è estremo bisogno di “governance”». «Questa frase – scrive - si sente ripetere durante i lavori dei molteplici consessi internazionali da due decenni a questa parte. Il mondo globalizzato, le accelerazioni nello sviluppo delle interazioni economiche e i radicali mutamenti in molti quadranti geopolitici, hanno determinato un progressivo aumento della necessità di “mettere ordine” all’andamento caotico nelle relazioni internazionali».
Con «Il grande gioco del Mediterraneo», il saggio di Gianni Bonini che apre la trattazione, si entra nel vivo di Mari che uniscono. «Cosa porta oggi questo vento dell’Est ad un’Europa confusa e divisa, che sembra aver perso molte delle sue certezze cresciute al riparo della cortina di ferro? — si interroga lo studioso — Non certo stabilità, sì perché una cosa è sicura, quella che stiamo vivendo è una crisi complessiva che coinvolge il quadrante euroasiatico e quello africano, fascia subtropicale compresa, che ha come epicentro il Medioriente ed il Mediterraneo, il nostro mare interno su cui storicamente sono viaggiati gli incontri e gli scontri di civiltà e che oggi sembra- no riproporsi quasi facendosi beffe dell’adagio che “la Storia non si ripete”».
Tredici gli approfondimenti che compongono la rivista, dedicati a temi quali «Alleanza Atlantica e Sponda Sud», «Mediterraneo: ventre molle dell’Europa», «I pesci del Mediterraneo non hanno nazionalità», «Il mosaico caspico: strategicità e problematicità». Seguono «Le interviste di Gordio», la prima a Stefania Craxi, la successiva a Pietrangelo Buttafuoco, quindi uno «Speciale Turchia» che presenta un focus su alcuni aspetti politici, economici e culturali, da «La Turchia e i suoi “vicini di casa”» a «La questione Cipriota», fino a «Turkish Airlines vola nella top ten delle compagnie aeree mondiali».