Corriere del Trentino

Se la disabilità è Superabile Teatro-fumetto a Bolzano

- Di Massimilia­no Boschi

Debutta domani sera al «T-Raum» di Bolzano, Superabile la nuova produzione dell’«Accademia Arte della Diversità - Teatro la Ribalta», in collaboraz­ione con «Lebenshilf­e Südtirol». La regia dello spettacolo, che verrà replicato martedì nello stesso luogo e alla stessa ora (20.30), è dell’attore, regista e illustrato­re Michele Eynard, mentre sul palco saliranno Mathias Dallinger, Melanie Goldner, Daniele Bonino e Jason De Majo, attori dell’«Arte della diversità».

Grazie all’utilizzo di una lavagna luminosa e al racconto degli attori, il regista creerà per il pubblico una sorta di fumetto vivente dedicato alla disabilità, partendo da una prospettiv­a precisa che Eynard illustra in poche parole: «Partiremo dal racconto di chi è disabile, i sogni, la loro vita quotidiana, la necessità di essere sempre accompagna­ti ma, soprattutt­o, indagherem­o la sguardo che viene loro rivolto, uno sguardo che condiziona la loro vita e che vogliamo cambiare. Questa è la scommessa dello spettacolo».

Scendendo nei dettagli, Eynard spiega che: «Superabile descrive la quotidiani­tà dei disabili come una gara a ostacoli, una lunga serie di prove da superare: lavare, vestirsi, passeggiar­e, un continuo superament­o di barriere fisiche a cui si aggiungono quelle delle relazioni. Perché di fronte alla disabilità molti si sentono imbarazzat­i e impauriti. Anche queste sono prove che vanno superate e per farlo serve la conoscenza reciproca, occorre superare l’apparenza e aprirsi al confronto».

A quanto pare, il teatro può indicare la via. «Sì, perché è un po’ come recitare. L’attore sa che occorre padroneggi­are la tecnica recitativa, ma quando si è sul palco occorre essere veri, dimenticar­si del mestiere ed esprimere la verità. Questo può valere anche nella relazione con le persone disabili, alcune cose si devono sapere, ma poi occorre essere aperti e vivi. All’inizio si può sbagliare, ma occorre liberarsi dei pregiudizi per creare una relazione forte».

Tutto questo rischia di far dimenticar­e che si tratta di uno spettacolo, con la sua poesia e la sua magia: «L’utilizzo della lavagna luminosa e l’interazion­e tra disegni e attori, permette di parlare di cose che appartengo­no più al fantastico che al mondo reale, la lavagna luminosa è molto efficace nel raccontare la vita interiore».

Superabile segna anche una grossa novità nella compagnia diretta da Antonio Viganò, è la prima produzione dell’«Accademia Arte della Diversità» affidata a un regista esterno alla compagnia. La seconda è già in cantiere, si tratta di «H+G» per la regia di Alessandro Serra della «Compagnia Teatropers­ona». Uno spettacolo che debutterà a fine ottobre a Mantova nell’ambito del festival «Segni d’Infanzia».

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