La scuola cinese sbarca nelle Giudicarie
Obiettivo: formare le generazioni di domani. Il gemellaggio strizza l’occhio al turismo
La scuola cinese sbarca nelle valli Giudicarie. Il Chengdu Longquanyi Experimental Primary School della provincia del Sichuan, che forma oltre 3.800 studenti, e le sette scuole dell’istituto comprensivo Giudicarie Esteriori hanno firmato un accordo di gemellaggio. Previste lezioni di didattica e turismo d’élite. L’obiettivo è formare le nuove generazioni. Il promotore dell’iniziativa Xin Wang: sarà un test importante.
TRENTO Cina e Trentino sono sempre più vicine. Il Chengdu Longquanyi Experimental Primary School della provincia del Sichuan e le sette scuole affiliate all’Istituto comprensivo Giudicarie Esteriori si sono legate ieri attraverso un accordo di gemellaggio della durata di tre anni.
«Il progetto include molte attività, sia per un confronto sul metodo didattico del livello primario tra le due parti sia alcuni programmi di scambio — spiega Xin Wang, presidente dell’associazione “Progetto Italia-Cina” che ha promosso il gemellaggio — L’accordo riguarda però anche il settore del turismo, prevedendo visite regolari degli studenti». In base all’intesa, infatti, i ragazzi cinesi faranno visita in Trentino tre o quattro volte l’anno, sia nel periodo estivo sia in quello invernale, durante i quali frequenteranno dei corsi e parteciperanno a dei progetti misti con i coetanei trentini. La collaborazione partirà già nel corso del prossimo inverno, verso il periodo di Natale. «Saranno dei viaggi-studio attraverso i quali scopriranno gli elementi storici e culturali di questo territorio» prosegue Wang, sottolineando che allo stesso tempo l’accordo consentirà al Trentino di aprire un nuovo mercato molto specifico: «Il nostro obiettivo, infatti, non è quello di puntare su un turismo di massa ma su un target molto piccolo e preciso, potremmo dire d’elite».
Il Chengdu Longquanyi Experimental Primary School è infatti un grande complesso studentesco che occupa una superficie di oltre 9.700 metri quadrati, dove circa 200 insegnanti si occupano della formazione di oltre 3.800 studenti di età compresa fra i7 ei 12 anni. Si tratta di un istituto con oltre 200 anni di storia alle spalle, conosciuto per l’alta qualità dell’insegnamento soprattutto delle materie artistiche e scientifiche.
L’accordo siglato ieri è il risultato di un lavoro lungo diversi mesi che ha previsto una visita del viceministro del commercio del governo del Sichuan, Qian Feng, e la redazione di un approfondito rapporto da parte di Wang per la Provincia. «L’analisi ha riguardato la possibile apertura a nuovi mercati emergenti, come per l’appunto quello del turismo cinese — spiega il presidente del “Progetto Italia-Cina” — Credo che per il Trentino, un territorio piccolo ma qualitativamente molto elevato sotto diversi punti di vista, uno scambio come questo possa essere molto utile».
Una promozione territoriale innovativa che «permette di formare le nuove generazioni di turisti cinesi», pur rappresentando, come evidenzia lo stesso Wang, «una prova». L’accordo ha infatti una durata triennale e qualora una parte decidesse di non rinnovarlo sarà sufficiente notificarlo all’altra.