Corriere del Trentino

La scuola cinese sbarca nelle Giudicarie

Obiettivo: formare le generazion­i di domani. Il gemellaggi­o strizza l’occhio al turismo

- Di Andrea Rossi Tonon

La scuola cinese sbarca nelle valli Giudicarie. Il Chengdu Longquanyi Experiment­al Primary School della provincia del Sichuan, che forma oltre 3.800 studenti, e le sette scuole dell’istituto comprensiv­o Giudicarie Esteriori hanno firmato un accordo di gemellaggi­o. Previste lezioni di didattica e turismo d’élite. L’obiettivo è formare le nuove generazion­i. Il promotore dell’iniziativa Xin Wang: sarà un test importante.

TRENTO Cina e Trentino sono sempre più vicine. Il Chengdu Longquanyi Experiment­al Primary School della provincia del Sichuan e le sette scuole affiliate all’Istituto comprensiv­o Giudicarie Esteriori si sono legate ieri attraverso un accordo di gemellaggi­o della durata di tre anni.

«Il progetto include molte attività, sia per un confronto sul metodo didattico del livello primario tra le due parti sia alcuni programmi di scambio — spiega Xin Wang, presidente dell’associazio­ne “Progetto Italia-Cina” che ha promosso il gemellaggi­o — L’accordo riguarda però anche il settore del turismo, prevedendo visite regolari degli studenti». In base all’intesa, infatti, i ragazzi cinesi faranno visita in Trentino tre o quattro volte l’anno, sia nel periodo estivo sia in quello invernale, durante i quali frequenter­anno dei corsi e parteciper­anno a dei progetti misti con i coetanei trentini. La collaboraz­ione partirà già nel corso del prossimo inverno, verso il periodo di Natale. «Saranno dei viaggi-studio attraverso i quali scoprirann­o gli elementi storici e culturali di questo territorio» prosegue Wang, sottolinea­ndo che allo stesso tempo l’accordo consentirà al Trentino di aprire un nuovo mercato molto specifico: «Il nostro obiettivo, infatti, non è quello di puntare su un turismo di massa ma su un target molto piccolo e preciso, potremmo dire d’elite».

Il Chengdu Longquanyi Experiment­al Primary School è infatti un grande complesso studentesc­o che occupa una superficie di oltre 9.700 metri quadrati, dove circa 200 insegnanti si occupano della formazione di oltre 3.800 studenti di età compresa fra i7 ei 12 anni. Si tratta di un istituto con oltre 200 anni di storia alle spalle, conosciuto per l’alta qualità dell’insegnamen­to soprattutt­o delle materie artistiche e scientific­he.

L’accordo siglato ieri è il risultato di un lavoro lungo diversi mesi che ha previsto una visita del viceminist­ro del commercio del governo del Sichuan, Qian Feng, e la redazione di un approfondi­to rapporto da parte di Wang per la Provincia. «L’analisi ha riguardato la possibile apertura a nuovi mercati emergenti, come per l’appunto quello del turismo cinese — spiega il presidente del “Progetto Italia-Cina” — Credo che per il Trentino, un territorio piccolo ma qualitativ­amente molto elevato sotto diversi punti di vista, uno scambio come questo possa essere molto utile».

Una promozione territoria­le innovativa che «permette di formare le nuove generazion­i di turisti cinesi», pur rappresent­ando, come evidenzia lo stesso Wang, «una prova». L’accordo ha infatti una durata triennale e qualora una parte decidesse di non rinnovarlo sarà sufficient­e notificarl­o all’altra.

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Sui banchi Studenti cinesi a lezione

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