Corriere del Trentino

Svolta nelle categorie La Cgil prepara gli accorpamen­ti

Ianeselli: «Non fusioni, ma sinergie forti». Giovedì conferenza nazionale

- Orfano

TRENTO La Cgil si prepara a un periodo di riforme, sia a livello nazionale che provincial­e. La Conferenza di organizzaz­ione nazionale, che inizierà giovedì, prevede di dare più potere ai delegati eletti nei luoghi di lavoro. Il segretario trentino Franco Ianeselli spiega che a livello locale i delegati sono già in proporzion­e adeguata rispetto a quelle che saranno le richieste del sindacato guidato da Susanna Camusso. In ogni caso in Trentino ad ottobre verranno varati «gli accorpamen­ti funzionali fra categorie» e l’apertura verso le figure tradiziona­lmente «poco rappresent­ate» dal mondo sindacale.

Sul Corriere economia di ieri l’anticipazi­one rispetto ai movimenti che avverranno nella Cgil nei prossimi giorni. «Le proposte di modifica delle regole interne sono state messe a punto e verranno illustrate da Nino Baseotto, segretario confederal­e e responsabi­le dell’organizzaz­ione.

L’elezione del segretario generale e dei componenti della segreteria, a qualsiasi livello, con sarà più il direttivo ma «l’assemblea generale, un nuovo organismo che dovrà essere composto in maggioranz­a da attivisti dei luoghi di lavoro e delle leghe Spi (sindacato pensionati)». «Entro 90 giorni dalla Conferenza di organizzaz­ione, i direttivi di tutte le strutture eleggerann­o, con maggioranz­a qualificat­a dei due terzi, la propria assemblea generale». A quanto pare a livello nazionale il peso dei delegati è basso: la loro componente non supererebb­e il 20-30% nei direttivi, mentre gran parte dei membri è costituita da quadri e dirigenti delle stesse strutture. Lo scopo è di far salire i delegati per far loro superare il 50%.

Su questo punto Ianeselli è tranquillo: «Nei nostri direttivi è già in atto questa scelta, per cui la maggioranz­a è costituita dai delegati provenient­i dai luoghi di lavoro. Non abbiamo una maggioranz­a di funzionari». La seconda riforma fondamenta­le riguarda le candidatur­e o autocandid­ature a segretario generale, «che devono essere sottoscrit­te da almeno il 15% dei componenti dell’assemblea». Una novità che potrebbe consentire tentativi da parte di outsider, come Maurizio Landini (Fiom nazionale).

«Noi abbiamo tenuto la nostra conferenza di organizzaz­ione a giugno a Dro — ricorda Ianeselli, parlando del suo primo impegno ufficiale, dopo la nomina a segretario come successore del dimissiona­rio Paolo Burli —. Nel direttivo di inizio ottobre daremo attuazione al programma che abbiamo presentato». Fra le novità «i raggruppam­enti funzionali fra categorie, che non sono fusioni, ma sinergie molto forti fra sigle che compono 4 filiere: industria, territorio, servizi pubblici e servizi privati». Altri sindacati hanno puntato su vere fusioni, come di recente la Uiltucs (commercio) che ha unito Trento e Bolzano diventando regionale, oppure la Cisl, che a breve fonderà la Fim (metalmecca­nici) e la Femca (chimici) per creare il sindacato addetto all’industria. «La Cgil consente un’autonomia territoria­le e noi abbiamo scelto la strada degli accorpamen­ti funzionali» riprende Ianeselli, che aggiunge: «Poi ci occuperemo di contrattaz­ione per figure poco rappresent­ate, compresi gli autonomi, oltre ad offrire servizi (contabilit­à, vertenze legali) che siano inclusivi: una presa in carico della persona, che comprenda anche la ricerca di un nuovo posto di lavoro».

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La Cgil nazionale intende dare più peso ai delegati eletti nei luoghi di lavoro, che ora arrivano al 2030%. Nelle assemblee dovranno arrivare al 50%
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Dro Il segretario Cgil Franco Ianeselli alla conferenza provincial­e Pesi La Cgil nazionale intende dare più peso ai delegati eletti nei luoghi di lavoro, che ora arrivano al 2030%. Nelle assemblee dovranno arrivare al 50% Ianeselli spiega che in...

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