EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN
«Lament», l’universo bellico sonoro a Transart
Sono più di vent’anni che il pubblico bolzanino aspetta questo concerto, da quando negli anni Novanta gli Einstürzende Neubauten suonarono alla Sill. Chi c’era ne parla ancora oggi come di un evento leggendario e chi non c’era si è sempre “mangiato le mani”. Il tempo è passato, il mondo è cambiato e anche la band berlinese non è più la stessa di Fünf Auf Der Nach Oben, Offenen Richterskala e Halber Mensch.
Anche se c’è chi storce il naso e preferirebbe tornare ai fasti in cui Blixa Bargeld e soci demolivano letteralmente i palchi a colpi di martello pneumatico, gli Einstürzende Neubauten hanno saputo rinnovarsi con intelligenza e sensibilità e il loro suono è ancora unico e riconoscibile tra mille. Per cui non preoccupatevi se, nella cornice di Transart, non smantelleranno l’ex-Masten di via Altmann 16, domani sera alle 21, lo spettacolo è comunque di fortissimo impatto. Lament è un’opera intensa e devastante dedicata alla Prima guerra mondiale che abbiamo visto in anteprima al teatro Manzoni di Bologna alla fine dell’anno scorso. La portata sonora ed emotiva di questa nuova fatica dei Neubauten, nonostante sia un lavoro pensato per la dimensione teatrale, è all’altezza dei loro grandi capolavori squisitamente musicali. Bargeld è il maestro di cerimonia, lo sciamano che declama, canta, cita e racconta, mentre la band evoca, tra ritmi tribali e stridii metallici, il conflitto che più di ogni altro ha segnato il presente. Illuminante e straziante, Lament è Einstürzende allo stato puro, tra avanguardia, spettacolo e clangore, Lament è un viaggio nel cuore di tenebra del mondo come lo consociamo oggi attraverso la storia che l’ha plasmato. La storia della Grande guerra è già stata raccontata in molti modi e il centenario è stato un’occasione per approfondirne la portata, ma come ha detto lo stesso Blixa Bargeld in occasione della prima di Lament, gli Einstürzende Neubauten hanno «cercato un’angolazione diversa sull’argomento, provando a fare un po’ di luce su alcune vicende poco note, attraverso la ricerca e il recupero di materiale audio con le interviste ai prigionieri di guerra di tutto il mondo conservate all’università di Humboldt e nell’archivio sonoro tedesco e di materiale proveniente dal museo di storia militare di Dresda. L’intenzione però era quella di fare qualcosa che fosse anche “intrattenimento” musicale e non mera didattica».
L’idea iniziale di Blixa era quella di creare una suite formata da tre pezzi in forma di lamento poetico, anche se alla fine è riuscito a scrivere un solo lamento e ha optato per il mottetto basandosi sui versi del compositore fiammingo Jacob Clemens non Papa dedicati alla parabola del figliol prodigo alternati alle voci dei prigionieri.
Il progetto è stato commissionato da un’ente belga per commemorare la battaglia di Diksmiude dove è anche sepolto Clemens e nasce come performance. Inizialmente il concept coinvolgeva il solo Bargeld, ma l’intera band si è sentita coinvolta e così è nato Lament, uno spettacolo che è anche un disco non canonico, forse, ascrivibile più ai lavori collaterali del gruppo madre. L’ingresso è di 25 euro in prevendita e 30 alla cassa.
Questa sera a Novacella invece potrete assistere alla performance di KVSU e al concerto del Mivos Quartet. Dopodomani alle 16 potrete incontrare Blixa Bargeld in persona al Museion per le merende di Transart. La rassegna prosegue fino a fine mese con molti appuntamenti tra cui, sempre il 17, a Ortisei alle 20:30, l’esecuzione di Nauz di Eduard Demetz, il 19 la performance Track of Horns di Tori Wrånes a Monte San Vigilio e quella di Zeena Parkins a Bolzano del 20.
Per informazioni, biglietti e programma dettagliato: 0471 673070 - info@transart.it.
La band Il nuovo disco «Lament» è dedicato alla Prima guerra mondiale