IL TURISMO MONTANO CHIAMA LA CINA
«Offriamo la montagna gentile». Crescono i tour operator, cinque nuovi Paesi
L a 16edizione della Bitm punta sul turismo proveniente dalla Cina. Una domanda di alta qualità che predilige la montagna curata, luogo di meditazione. Se ne parlerà in uno dei convegni in programma venerdì. Edizione record per numero di tour operator.
TRENTO Proposte concrete per avvicinare il turista cinese e una flotta di tour operator di alto livello. Sono le caratteristiche della 16esima edizione della Borsa internazionale del turismo montano (Bitm), organizzata da Confesercenti, in programma da venerdì a domenica.
«Antichi sapori da visitare. Cibo e cultura nelle Dolomiti» è il tema di quest’anno. Venerdì si inizia alle 10 con «Cibo e cultura nelle Dolomiti», mentre alle 15 toccherà al focus sul «turismo cinese in Italia», entrambi in Fondazione Caritro. Sabato al Muse si terrà il workshop internazionale con 42 tour operator, mentre in piazza Fiera ci sarà il «Salone vacanze montagna» sabato e domenica.
La capacità di vendita del territorio sembra aver imboccato una fase più matura. Marco Pasi, presidente di «Iniziative turistiche Ferrara», specializzata nell’organizzazione di workshop, fa sapere che «i tour operator sono di più rispetto alle scorse edizioni, segno di quanto si sia radicata Bitm nel settore delle fiere. Dei 42 tour operator 27 sono delle new entry, un segno importante di allargamento del mercato. Ci saranno 18 nazioni con cinque nuovi ingressi: Croazia, Danimarca, Estonia, Scozia e Giappone. Sono Paesi sensibili a un certo tipo di turismo: attivo, attento all’enogastronomia e al prodotto tipico». Fra i tour operator menzionati l’austriaco «Eurotur, capace di volumi stratosferici», «Emozioni» dal Belgio, «Voyage privè», primo sito nel mondo di vendita viaggi ai privati; «Boscolo tours e Albergabici». I venditori provengono da tutta Italia, ma il 70% è trentino. Numeri che stimolano il Comune di Trento, forte sostenitore dell’iniziativa: «In città abbiamo raggiunto un milione di presenze turistiche. Investire in questi eventi è fondamentale per l’apertura internazionale» dice l’assessore Roberto Stanchina.
E poi c’è il capitolo Cina. «Tra i nuovi protagonisti del turismo dei prossimi anni uno spazio speciale va sicuramente riservato al popolo cinese — rileva Riccardo Scartezzini, del Centro Martino Martini —. C’è una nuova domanda che sta aumentando, ma dobbiamo imparare a conoscere meglio questo popolo e le sue esigenze. I cinesi cercano una montagna ingentilita, ricca di cultura, natura, civiltà e presenza umana. Cercano una montagna fatta di luoghi solitari e meditazione, caratteristiche che il Trentino può mettere in evidenza». Evitando di propinare il turismo delle «forze estreme» sul modello che piace ad esempio ai tedeschi. «Occorre lavorare sul cibo e sulla comunicazione, per capire cosa i cinesi pensano di noi. Inoltre interagire con le comunità, le chinatown, che possono essere ottimi mediatori culturali. Loro sanno adattarsi ai nostri gusti, anche noi dobbiamo farlo» dice Scartezzini.
Evento collaterale alla manifestazione sarà «Bitm da bere, Bitm da mangiare», iniziativa lanciata da Massimiliano Peterlana, vicepresidente di Confesercenti e presidente Fiepet, che prevede di poter degustare ad un prezzo amico, negli esercizi pubblici aderenti, i cibi del territorio abbinati ai vini estremi di montagna e alle bollicine di Trentodoc. «Un evento che dà lustro alla nostra associazione» conclude Renato Villotti, ringraziando l’ex presidente Loris Lombardini e la direttrice Gloria Bertagna.
Confesercenti L’inizio venerdì alle 10 con il convegno «Antichi sapori da visitare»