Brennero, Cox rassicurante «Le tratte di accesso si faranno»
Tunnel del Brennero, l’autorità europea: «Sarebbe come un pub senza birra»
TRENTO «Sono qui per ribadire l’impegno dell’Unione europea verso questo corridoio e per invitarvi tutti al massimo impegno sullo sviluppo delle tratte d’accesso, la cui realizzazione deve essere portata avanti contestualmente ai tunnel di base, perché una galleria senza tratte d’accesso è come un Irish Pub senza la birra». La metafora usata ieri da Pat Cox, coordinatore europeo del corridoio ferroviario tra Scandinavia e Mediterraneo, strappa un sorriso.
Ma non è l’unico, perché quell’impegno assunto di fonte alla Commissione tecnica della Cab, la Comunità d’azione ferroviaria del Brennero, è molto concreto e serve a confermare, come spiega l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, «la disponibilità dell’Unione europea a finanziare le tratte d’accesso in maniera importante, anche fino al 30%».
Un onere non da poco se si considera che solo per la realizzazione dello svincolo di Trento e Rovereto è previsto un costo che si aggira intorno ai due miliardi e mezzo di euro, il che vorrebbe dire che l’investimento europeo ammonterebbe a circa 750 milioni. «Ora tocca allo Stato fare la sua parte, ed è importante che la faccia» prosegue Gilmozzi, ricordando che «noi la nostra disponibilità l’abbiamo data, garantendo la quota di finanziamenti attraverso l’autostrada del Brennero come previsto dall’accordo per il rinnovo della concessione». L’unica condizione posta da Cox è che «ci si muova bene», ma del resto l’assessore spiega che ieri l’ex presidente del Parnecessario lamento europeo «si è complimentato con Konrad Bergmeister e Raffaele Zurlo (i due amministratori di Bbt Se, ndr) per il lavoro svolto finora».
Nella sua relazione, Pat Cox ha assicurato che l’opera sarà conclusa nel 2025 e ha inoltre ricordato che il progetto ha già ottenuto circa 1,2 miliardi di euro dai fondi Connecting Europe Facility (Cef), il che «implica grandi responsabilità perché in Europa vige un detto: “Usate il denaro o perdetelo”». «Dobbiamo usare queste risor- se e procedere con la tabella di marcia — ha ribadito Cox — Dobbiamo iniziare ora, in modo da avere le infrastrutture disponibili quando il tunnel sarà completato». Il coordinatore del corridoio ha infine sostenuto che «dobbiamo puntare a strategie e politiche che possano incentivare lo spostamento del traffico dalla gomma alla rotaia», ma affinché ciò avvenga, tanto più ragionando «in termini di corridoio e non solo locali» come auspicato da Cox, bisognerà risolvere le differenze esistenti tra il sistema austriaco e quelli italiano e tedesco.
Ulteriori novità potrebbero arrivare dalla riunione della Brenner Corridor Platform che si svolgerà quest’oggi a Bolzano e alla quale parteciperà anche il governatore altoatesino Arno Kompatscher. «Con il coordinatore Pat Cox discuteremo dell’avanzamento dei lavori per la costruzione della galleria di base del Brennero, ma anche di pianificazione degli interventi riguardanti le tratte di accesso a nord e sud della galleria» spiega il presidente della Provincia di Bolzano, il quale ribadisce che «nella bozza di accordo per il rinnovo dell’A22 è previsto un finanziamento trasversale in aggiunta allo sblocco del fondo ferroviario da 550 milioni di euro già accantonati». «Ogni anno, per trent’anni — prosegue Kompatscher — verranno infatti messi a disposizione del tunnel di base del Brennero più di 30 milioni di euro, per un importo totale di circa un miliardo».
1,2 In miliardi di euro, i finanziamenti ottenuti dall’Unione europea per un’infrastruttura che dovrebbe essere pronta nel 2025