Upt, blitz congressuale: segretaria spiazzata
L’assemblea del 4 ottobre voterà per l’assise. Conzatti: «Io poco obbediente con Dellai». Il Pd resta in letargo
TRENTO Quando tutto lasciava pensare che, nell’Upt, prevalesse la volontà di mantenere lo status quo, magari con qualche piccolo aggiustamento, il gruppo provinciale ha rilanciato all’improvviso la richiesta avanzata mesi or sono e poi lasciata cadere: un congresso. Il parlamentino di ieri sera avrebbe dovuto limitarsi a convocare un’assemblea del partito per ottobre, un «noncongresso» in cui, per usare le parole della segretaria Donatella Conzatti, «fare una manutenzione delle linee politiche, ma senza stravolgerle». Invece, il parlamentino ha sì votato la convocazione dell’assemblea (4 ottobre), ma aggiunto che, nel caso in cui mancasse condivisione sulla linea della segreteria, un gruppo di «traghettatori» porterà il partito a congresso.
Alla vigilia del coordinamento, che ieri pomeriggio ha anticipato l’assemblea, la segretaria non era ancora stata informata della «nuova» richiesta, quella del congresso, avanzata a suo tempo da Gianpiero Passamani e rilanciata da Mauro Gilmozzi, oltre che fortemente sostenuta dai parlamentari Lorenzo Dellai e Vittorio Fravezzi. Fuori dall’ufficialità, pare le sia stato nuovamente chiesto di dimettersi per poter arrivare a congresso senza passare dall’assemblea (è questo, a norma di regolamento dell’Upt, l’organo che convoca il congresso se la segreteria non è dimissionaria). Fedele al suo temperamento, Conzatti ha risposto picche.
La proposta di assemblea avanzata e approvata ieri dal parlamentino prevede «la verifica della linea politica, dell’organizzazione e degli assetti del partito e l’assunzione dei provvedimenti conseguenti». Verificata la mancanza della necessaria unità, sarà proposta alla assemblea la convocazione di un congresso straordinario. Se l’assemblea voterà il congresso, sarà nominato un gruppo di traghettatori con il compito di guidare il partito fino all’assise. «Se le regole della democrazia vengono rispettate — ha dichiarato la segretaria alla fine della riunione —, allora se ne rispettano anche le decisioni. Provo fin d’ora fiducia e rispetto per quanto l’assemblea deciderà. Io non mi presenterò dimissionaria. Questa sera Dellai intervenendo ha detto che non si tratta di un problema di linea politica, ma di fiducia nella segretaria. Evidentemente il problema è personale e io non sono abbastanza obbediente». Poco prima, la segretaria avrebbe mostrato aperture verso il Pd e Renzi spiazzando politicamente l’area Dellai e togliendo virtualmente dalla discussione il nodo del rapporto con il Pd. Di qui l’attacco diretto del deputato.
In ogni caso, anche nell’area che fa riferimento all’ex presidente si dubita che nell’assemblea possano uscire linee politiche rivoluzionarie. Per chi, nell’Upt, guarda al Pd nella speranza di poter costituire un soggetto politico autonomo e confederato con il Pd nazionale, manca un elemento essenziale: un interlocutore politico nel Pd del Trentino.
E i democratici intanto? Sembrano essere entrati in una sorta di letargo congressuale. Dopo mesi di faida interna cominciati con la crisi della segreteria Robol, la stanchezza sembra aver prevalso. La segreteria di Sergio Barbacovi si occupa dell’ordinaria amministrazione, mentre la conduzione politica del partito sembra essere rimasta al gruppo provinciale. A chiedere senza troppa insistenza il congresso è rimasta solo l’area che fa riferimento a Donata Borgonovo Re e a Mattia Civico. Agli altri questa sorta di pace sembra già un successo, anche se la vita di circoli e partito non ne sta traendo grandi benefici. Quasi tutti fanno presente che, a questo punto, è meglio attendere le regole nazionali. In realtà, una grande difficoltà è data dall’individuazione dei candidati. L’unica ad essere venuta allo scoperto è Lucia Maestri, ma anche i suoi sostenitori temono possa essere un nome «debole» in caso di primarie aperte. Con ogni probabilità, il congresso a lungo invocato non si celebrerà prima del 2016.
La giornata A sorpresa, il gruppo guidato da Passamani ha rilanciato la proposta di mesi fa