Impresub, sequestrati beni per 11 milioni Coradello: «Non ho mai evaso le tasse»
TRENTO «Ho sempre pagato le tasse senza raggiri». È amareggiato Giambattista Coradello, titolare della Impresub diving and marine contractor (Idmc). Commenta il sequestro per equivalente per 11 milioni di euro messo in atto dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza sulla base di un decreto del Gip Marco La Ganga. L’accusa è di evasione ed elusione fiscale.
La vicenda è nella fase delle indagini preliminari e le accuse sono tutte da provare. Nell’occhio del ciclone la rete di imprese controllate da Impresub all’estero. Il pm Rosalia Affinito ravviserebbe attività di elusione ed evasione delle imposte. In particolare il metodo usato secondo la procura sarebbe quello dell’esterovestizione, cioè l’uso di società offshore per non pagare le imposte. Tra le imprese controllate dalla Idmc ce ne sono alcune con sede in Egitto, negli Emirati Arabi, in Libia, in Messico e Venezuela. Interessata sarebbe quella del Cairo che, secondo l’accusa, avrebbe sede amministrativa e fiscale a Trento e che quindi, tra il 2007 e il 2010, avrebbe dovuto pagare qui le tasse. Sotto sequestro sono finiti la villa di Coradello a Villamontagna, conti correnti della Impresub e dei soci.
«Ho sempre pagato le tasse — si difende Coradello — Quella egiziana è una società autonoma, gestita sul luogo da amministratori locali». «Il rammarico enorme — prosegue — Quello che ho fatto l’ho fatto per la città e per il Trentino. Credo di aver portato molto, tecnologia e occupazione. Ho fatto lavorare migliaia di persone negli anni. È ovvio che non dispongo di 10-11 milioni di euro, se dovrò far fronte dovrò vendere delle quote dell’azienda o tutta l’azienda. Dopo dove prenderà sede non lo so».