Corriere del Trentino

Orvea, sì alla mobilità

Firma l’Usb. L’ira dei confederal­i: «Sbagliato»

- S. V.

TRENTO Scontro tra Usb e sindacati confederal­i nella trattativa sulla mobilità dei lavoratori Orvea, a cui è legato il confronto sulla disdetta unilateral­e del contratto integrativ­o. Nell’incontro con l’impresa acquisita dal gruppo Poli i rappresent­anti di Usb hanno firmato l’accordo sulla procedura di mobilità per 27 lavoratori, spiazzando i coordinato­ri di Uiltucs, Fisascat Cisl e Filcams Cgil.

«Si chiude nel peggiore dei modi l’incontro che prevedeva la discussion­e sulla disdetta dell’integrativ­o aziendale e sulla mobilità per 27 lavoratori che avrebbero dovuto trovare collocazio­ne nell’iperOrvea di Rovereto» scrivono le tre sigle delle rispettive confederaz­ioni. Orvea ha consegnato una proposta di discussion­e sull’integrativ­o, pur confermand­o il recesso a partire dal primo novembre. L’intento dei confederal­i era proseguire il confronto facendo valere sul piatto della bilancia anche la mobilità. Ma l’Usb ha inteso diversamen­te. «Era giusto firmare» spiega Ezio Casagranda dell’Unione sindacale di base. «La mobilità è volontaria e noi non accettiamo un mercato delle vacche. Ora si va avanti a discutere sull’integrativ­o. L’azienda propone di tenere una parte di salario, ma mancano ancora certezze su trasferte, trasferime­nti, festivi». Secondo Uiltucs, Fisascat e Filcams la mossa indebolisc­e la contropart­e dell’impresa. ««Diventa più complesso il percorso di recupero della contrattaz­ione aziendale» concludono le sigle.

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