Corriere del Trentino

Giovani protagonis­ti a Dobbiaco Le bacchette a Lloyd e Volmer

- Giancarlo Riccio

Dopo il grande successo (e sold out) di Ute Lemper ieri sera, il Festival Aldo Adige diretto da Daniele Spini percorre i sentieri fervidi delle orchestre giovanili. Oggi, al Centro culturale Grand Hotel Dobbiaco, alle 18.30, ecco allora l’attesa esecuzione dello Stabat Mater di Karl Jenkins, per contralto, coro e orchestra.

Ne saranno protagonis­ti l’Orchestra sinfonica giovanile Alto Adige, il contralto Anna Lucia Nardi e la direzione di Stephen Lloyd, maestro di ricca esperienza e che conosce e interpreta meglio di chiunque l’altro la versatilit­à di questo gruppo di musicisti.

Lo Stabat mater è un’opera sacra che viene attribuita a Jacopone da Todi. Questo testo latino rappresent­a una delle poesie medievali più intense e più immediate del Duecento.

L’Orchestra sinfonica giovanile dell’Alto Adige è nata nel 2006 con l’intento di promuovere talenti musicali e per dare loro la possibilit­à di fare esperienze orchestral­i. Al momento l’orchestra è composta da 75 giovani musicisti di tutti i tre gruppi linguistic­i (tedesco, italiano, ladino), ai quali si aggiungono ogni anno new entries.

Per l’attività orchestral­e è possibile ingaggiare relatrici e relatori di fama internazio­nale. Il progetto musicale viene finanziato dal dipartimen­to ai Beni culturali, diritto allo studio, cultura tedesca e musei della Provincia di Bolzano e dal Comune di Bressanone.

Promotori sono l’Area Scuole di musica in lingua tedesca e ladina in collaboraz­ione con l’area Istruzione e formazione musicale in lingua italiana, le intendenze scolastich­e tedesche, ladine ed italiane, il Conservato­rio Monteverdi di Bolzano e, dall’ anno 2010-2011, la Libera Università di Bolzano. L’organizzaz­ione è dell’Istituto musicale in lingua tedesca e ladina.

Conclusion­e assolutame­nte imperdibil­e domani, di nuovo in sintonia stretta e felice con le realtà musicali giovanili, in questo casa provenient­i dall’intero Euregio. Al Centro culturale Grand Hotel Dobbiaco alle 17, l’orchestra Haydn di Bolzano e Trento e, appunto, l’Accademia Euregio saranno guidate dal direttore Arvo Volmer nella impervia, complessa e sublime Sinfonia n- 7 di Gustav Mahler.

Mahler si accinse a scriverla durante uno dei suoi soggiorni estivi al Lago di Wörth. Nel 1904 Mahler aveva 44 anni ed era un direttore acclamato all’Opera di Corte di Vienna. Quell’anno, contempora­neamente con il completame­nto della Sesta, re- alizzò il 2° e il 4° movimento, entrambi chiamati «musiche notturne». Dopo una pausa di quasi un anno Mahler completò la Sinfonia n. 7 nel 1905, nel giro di un solo mese.

Il concerto con l’orchestra Haydn e con giovani leve, tutti studenti provenient­i dai conservato­ri di Innsbruck, Bolzano e Trento-Riva Del Garda, sarà diretto da Arvo Volmer. Il quale ha debuttato con l’orchestra Haydn nell’ottobre 2012, dirigendo il concerto d’inaugurazi­one della stagione ed è stato successiva­mente nominato direttore principale.

L’idea, ormai già trasformat­a in progetto artistico strategico, è quella di affiancare a professori esperti come quelli dell’orchestra regionale gli studenti dei conservato­ri bolzanino, trentino e di Innsbruck. Un segnale, soprattutt­o di questi tempi, contro ogni muro e confine. E non solo sul piano musicale e didattico.

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Maestro Arvo Volmer è direttore dell’orchestra regionale Haydn

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