Corriere del Trentino

LE SUGGESTION­I OSCURANO I FATTI

- Di Mirco Tonin

Lo spostament­o di persone attraverso le frontiere e la loro integrazio­ne in nuovi Paesi sono fenomeni complessi. Per tale motivo è importante che il dibattito sia basato per quanto possibile su un’analisi rigorosa del fenomeno, invece che su pregiudizi e suggestion­i. Due eventi in Trentino AltoAdige rappresent­ano un esempio di tale approccio. Oggi, all’Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche di Trento (Irvapp), Klaus Zimmermann interverrà sul tema della crisi europea dei rifugiati, contro la chiusura delle frontiere e a favore di maggiore integrazio­ne e coordiname­nto nelle politiche europee. Zimmermann è direttore dell’Istituto per il futuro del lavoro (Iza) di Bonn ed è un convinto promotore di un approccio alle politiche pubbliche basato sull’evidenza empirica. L’Iza ha pubblicato vari studi, riguardant­i ad esempio l’effetto dei lavoratori immigrati sui salari dei lavoratori nativi (sostanzial­mente nullo) o sulla salute dei lavoratori locali (un effetto positivo, poiché gli immigrati svolgono i lavori più rischiosi e usuranti).

A fine mese, Paolo Pinotti della Bocconi presenterà alla Libera Università di Bolzano una ricerca basata su dati italiani circa le conseguenz­e della regolarizz­azione degli immigrati irregolari sul tasso di criminalit­à. Lo studio mostra come la regolarizz­azione sostanzial­mente dimezzi la propension­e a compiere un reato grave (furto, rapina, traffico di droga e altri) da parte degli immigrati maschi, che passa dall’1,1 allo 0,5 per cento, presumibil­mente grazie a maggiori opportunit­à di lavoro dopo la messa in regola.

L’evidenza empirica non sostituisc­e il dibattito politico. Le scelte importanti per una comunità non sono un problema algebrico da risolvere utilizzand­o la corretta metodologi­a, in quanto coinvolgon­o valori e consideraz­ioni che appartengo­no propriamen­te all’ambito politico. Un confronto staccato da una rigorosa analisi della realtà, tuttavia, diventa contrappos­izione ideologica. Una condizione essenziale per poter svolgere analisi puntuali è la disponibil­ità dei dati. Il lavoro di Pinotti, ad esempio, è stato reso possibile grazie alla collaboraz­ione del Dipartimen­to per le libertà civili e l’immigrazio­ne e della Direzione centrale della Polizia criminale del ministero dell’Interno. Le istituzion­i pubbliche possono contribuir­e in maniera sostanzial­e a migliorare la qualità del dibattito mettendo a disposizio­ne dei ricercator­i le proprie banche dati, ovviamente rispettand­o la riservatez­za. Segnali positivi ci sono stati ad esempio con l’Inps, ma molto resta da fare.

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