Corriere del Trentino

Collini: anticipare le tendenze

Il rettore: «Per noi appoggio cruciale». Bort: utile il nuovo approccio

- Erica Ferro

TRENTO Nel mondo della ricerca e in quello delle imprese c’è soddisfazi­one. Il nuovo slancio di cui è protagonis­ta l’Ufficio per i rapporti con l’Unione europea, nel suo ruolo di «facilitato­re» per gli attori trentini, convince. «Questo impegno della Provincia ci conforta molto» ammette il presidente della Camera di commercio Giovanni Bort, e gli fa eco il rettore dell’università di Trento Paolo Collini, che ha notato «un’energia nuova nel fare le cose e nel cercare di rafforzare la logica del fare sistema».

Insomma, la nuova velocità impressa un anno fa dalla Provincia e dalla dirigente Valeria Liverini alla struttura di Bruxelles piace. Con l’universo economico e della ricerca l’Ufficio ha avviato «un dialogo strutturat­o» (ne riferiamo in pagina, ndr) e «lo riteniamo molto importante — osserva Bort —; è necessario superare una certa autorefere­nzialità trentina per esplorare le novità e gli aiuti che possono arrivare dall’Europa». Alla partita, insomma, sono tutti interessat­i. «Ci aspettiamo collaboraz­ione e da parte della Provincia una presentazi­one autorevole alle realtà burocratic­he di Bruxelles — sostiene il presidente — per noi sono significat­ivi in particolar­e i corsi di formazione, oltre a qualche riferiment­o sulle tecnologie e sull’innovazion­e». Ricorda, inoltre, la presenza in Belgio da un paio d’anni anche di un ufficio ad hoc di Confcommer­cio: «Non è male essere là fuori in tanti, ognuno a esplorare il proprio campo» sottolinea.

Sulla stessa linea d’onda Paolo Collini, che elogia sia «l’appoggio logistico» offerto dalla sede di rue de Pascale, sia «il supporto che può fornire essendo ben inserito nel sistema della Commission­e europea».

Ogni anno, ricorda, l’ateneo si può avvalere di un finanziame­nto che oscilla «fra i sei e i sette milioni di euro» derivanti da programmi europei (dallo European research council a Horizon 2020), e in questo senso «è sempre molto importante cercare di anticipare le tendenze — spiega — perché da quando esce il bando alla call per il finanziame­nto, i tempi sono molto stretti». Per questo «una base logistica molto vicina alla Commission­e per incontri e riunioni» è fondamenta­le, così come «è molto utile avere qualcuno che abbia sempre ben presente la geopolitic­a interna all’amministra­zione europea, e conosca i canali, i momenti e le persone giuste con cui parlare: per noi è molto utile, anche perché rafforza la logica del fare sistema».

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(Foto Caranti) Ateneo Paolo Collini, rettore dell’università di Trento, guarda a Bruxelles

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