Collini: anticipare le tendenze
Il rettore: «Per noi appoggio cruciale». Bort: utile il nuovo approccio
TRENTO Nel mondo della ricerca e in quello delle imprese c’è soddisfazione. Il nuovo slancio di cui è protagonista l’Ufficio per i rapporti con l’Unione europea, nel suo ruolo di «facilitatore» per gli attori trentini, convince. «Questo impegno della Provincia ci conforta molto» ammette il presidente della Camera di commercio Giovanni Bort, e gli fa eco il rettore dell’università di Trento Paolo Collini, che ha notato «un’energia nuova nel fare le cose e nel cercare di rafforzare la logica del fare sistema».
Insomma, la nuova velocità impressa un anno fa dalla Provincia e dalla dirigente Valeria Liverini alla struttura di Bruxelles piace. Con l’universo economico e della ricerca l’Ufficio ha avviato «un dialogo strutturato» (ne riferiamo in pagina, ndr) e «lo riteniamo molto importante — osserva Bort —; è necessario superare una certa autoreferenzialità trentina per esplorare le novità e gli aiuti che possono arrivare dall’Europa». Alla partita, insomma, sono tutti interessati. «Ci aspettiamo collaborazione e da parte della Provincia una presentazione autorevole alle realtà burocratiche di Bruxelles — sostiene il presidente — per noi sono significativi in particolare i corsi di formazione, oltre a qualche riferimento sulle tecnologie e sull’innovazione». Ricorda, inoltre, la presenza in Belgio da un paio d’anni anche di un ufficio ad hoc di Confcommercio: «Non è male essere là fuori in tanti, ognuno a esplorare il proprio campo» sottolinea.
Sulla stessa linea d’onda Paolo Collini, che elogia sia «l’appoggio logistico» offerto dalla sede di rue de Pascale, sia «il supporto che può fornire essendo ben inserito nel sistema della Commissione europea».
Ogni anno, ricorda, l’ateneo si può avvalere di un finanziamento che oscilla «fra i sei e i sette milioni di euro» derivanti da programmi europei (dallo European research council a Horizon 2020), e in questo senso «è sempre molto importante cercare di anticipare le tendenze — spiega — perché da quando esce il bando alla call per il finanziamento, i tempi sono molto stretti». Per questo «una base logistica molto vicina alla Commissione per incontri e riunioni» è fondamentale, così come «è molto utile avere qualcuno che abbia sempre ben presente la geopolitica interna all’amministrazione europea, e conosca i canali, i momenti e le persone giuste con cui parlare: per noi è molto utile, anche perché rafforza la logica del fare sistema».