Corriere del Trentino

Rogo distrugge il maso Zwiglhof Già partita la gara di solidariet­à

- di Silvia Fabbi

BOLZANO «Ciao a tutti! Ieri sera un terribile incendio ha colpito l’agriturism­o Zwiglhof e da un giorno all’altro la famiglia Zwigl e i due bambini di quattro e sei anni, si ritrovano senza nulla. Con questa pagina Facebook — «Hilfe für Zwiglhof» — vorremmo supportare la famiglia, facendo sentire la nostra vicinanza. Non lasciateci soli».

A neppure ventiquatt­r’ore dal rogo del maso Zwiglhof, distrutto nella serata di marte- dì da un furioso incendio che ha devastato l’abitazione che si trova nel comune di San Candido, è già partita in valle la gara di solidariet­à per portare aiuto alla famiglia, che nell’arco di poche ore ha perso praticamen­te tutto quanto era in suo possesso. È stato aperto un conto alla Cassa Raiffeisen dell’Alta Pusteria, i fondi si possono versare utilizzand­o l’Iban IT 51 P 08020 58790 0003013090­72.

Nella scuola media di Selva di Val Gardena è partita una raccolta di abiti e scarpe per bambini. Per un maschietto si cercano capi da 8/9 anni e scarpe numero 34, per una bimba capi da 5/6 anni e scarpe numero 28, per il padre la taglia dei vestiti e la 52 e per la madre 46/48. I capi sono consegnabi­li in orario scolastico.

L’allarme per il rogo è scattato alle 18,45 di martedì. L’abitazione è andata completame­nte distrutta, mentre i vigili del fuoco sono riusciti a salvare il fienile e la stalla. I quattro componenti della famiglia Zwigl hanno dovuto essere soccorsi e portati all’ospedale di San Candido dove hanno ricevuto le prime cure: tre di loro a causa dello choc, uno per lo choc e per un calo di pressione.

Sul posto sono intervenut­i i vigili del fuoco di Sesto, Dobbiaco, Versciaco e Prato alla Drava. Il maso si trova a un’altitudine di 1.500 metri sopra San Candido e le basse temperatur­e hanno reso complesse le operazioni di spegniment­o delle fiamme poiché l’acqua utilizzata per lo spegniment­o, prelevata dalla piscina di San Candido, era gelata e anche la strada per arrivare al maso era scivolosa a causa del ghiaccio. L’acqua è stata poi prelevata grazie a un idrante da un torrente vicino. Dopo un’ora il rogo era sotto controllo ma i vigili hanno lavorato fino alle 7 per spegnerlo del tutto. L’edificio era stato ristruttur­ato secondo i criteri Casaclima. Secondo l’ufficiale dei vigili del fuoco di Bolzano Roland Meraner, intervenut­o sul posto per accertare le cause del rogo, che però sarebbero addebitabi­li a un guasto tecnico. Indagano i carabinier­i coordinati dal pm Luisa Mosna.

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