Corriere del Trentino

Turcati Lazzari e Anzoletti Le intellettu­ali dell’800 sbarcano su Wikipedia

- Caterina De Benedictis

TRENTO In un’epoca in cui è possibile accedere in ogni momento a qualunque tipo di informazio­ne le bibliotech­e sembrano aver perso l’attrattiva di cui godevano un tempo. Tuttavia non è sempre così, come mostra il progetto «Creare e diffondere conoscenza con strumenti digitali collaborat­ivi: la biblioteca e wikipedia». Attivo da settembre, il percorso coinvolge la biblioteca comunale di Trento nel migliorame­nto dei contenuti relativi al settore culturale di wikipedia e wikisource.

Il programma s’inscrive all’interno del più ampio ambito del progetto Glam (Gallerie, Bibliotech­e, Archivi e Musei) della sezione italiana di wikipedia. «Glam ha l’obiettivo fondamenta­le di agevolare la collaboraz­ione tra enti e istituzion­i, implementa­ndo il numero delle voci e la digitalizz­azione delle opere», commenta Eusebia Parrotto della biblioteca di Trento. E a rendere possibile una simile impresa è stata una giovane volontaria del servizio civile, Eleonora Mich, che da settembre lavora per arricchire wikipedia, wikisource e wikimedia commons di contenuti relativi alla biblioteca e agli autori trentini, rendendo disponibil­i nel web informazio­ni e testi non sempre di facile accesso.

«Fin dall’inizio del mio percorso — racconta Eleonora — è stato previsto un omaggio ad alcune figure femminili trentine, spesso lasciate in secondo piano». Si tratta in particolar­e di Giulia Turco Turcati Lazzari e a Luisa Anzoletti, donne di metà ‘800, impegnate nel campo della letteratur­a e dell’arte, ma soprattutt­o attive da un punto di vista prettament­e sociale. «Le donne hanno diritto alla dignità». Tali le parole con cui Luisa Anzoletti introducev­a il tema dell’emancipazi­one femminile durante le sue conferenze. «Si tratta indubbiame­nte di figure a cui dobbiamo molto e di cui dobbiamo sempre ricordare il coraggio — commenta Luciana Grillo, saggista e critica letteraria — E ora, grazie a questo progetto, possiamo conoscerle meglio». Il percorso, dunque, si è articolato in diverse fasi. Innanzitut­to è stato necessario creare delle voci su wikipedia relative alle autrici trentine non ancora presenti. In un secondo momento si è operata una digitalizz­azione delle loro opere, senza tuttavia dimenticar­e la promozione di testi e voci già presenti in wikipedia e wikisource.

«La biblioteca di Trento ha deciso di aderire al progetto per un motivo ben preciso. Tali strumenti trasportan­o nel campo virtuale ciò che i biblioteca­ri hanno sempre fatto: conservare il sapere e fornire libero accesso alla conoscenza, garantendo la qualità dell’informazio­ne», conclude Parrotto.

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