Gajer: «Le tragedie possono capitare anche ai più esperti»
BOLZANO «Quando si fa scialpinismo è fondamentale conoscere la montagna e saper desistere se ci si rende conto che non è il caso di avventurarsi». Giorgio Gajer, segretario del corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico del Cai, interviene nel dibattito sulla sicurezza dopo la tragedia della Valle Aurina. «Attribuire delle responsabilità è difficile, in questo caso poi era una comitiva molto ampia. L’imprevisto in montagna può sempre capitare, l’importante però è non andare mai da soli ma in cordata, con una guida alpina e muniti sempre di sonda accesa e attrezzatura adeguata. Come ha detto Reinhold Messner fare scialpinismo non è saper sciare: bisogna conoscere il territorio, gli itinerari, le mosse di autosoccorso. È importante comunicare sempre dove si va e consultare il bollettino valanghe, che per la verità sabato non riportava un livello alto di pericolo. Il problema — chiosa Gajer — è che con una stagione come questa il manto nevoso è poco assestato. Le tragedie possono capitare anche ai più esperti».