«Playhard», la pièce di Teatrincorso. Il gioco come metafora dell’ansia esistenziale
Si chiama Playhard ed è la nuova produzione della compagnia trentina Teatrincorso. Il debutto è previsto martedì prossimo, il 15 marzo, al Teatro Sanbàpolis nell’ambito del progetto Off/Sanbàpolis Residenze diffuse, un bando indetto da Centro servizi culturali Santa Chiara, Opera universitaria e Spazio Off per offrire ospitalità di residenze teatrali a compagnie professionali e universitarie del territorio provinciale attive nella produzione teatrale contemporanea. Lo spettacolo si basa su di un testo drammaturgico composto da Elena Marino, che ne ha curato anche la regia affidandone l’interpretazione a Silvia Furlan. La storia: Playhard è il soprannome di una donna. Tutto quello che sa fare è «giocare forte, giocare tanto, giocare duro”». Lo spettacolo racconta al femminile, in modo coinvolgente e visionario, il vortice del gioco d’azzardo. «Nel quale — spiegano da Teatrincorso — la passione per il gioco diviene metafora dell’ansia sempre più invasiva di risarcimento esistenziale, oggi così diffusa».