Enea, dieci mesi muore nella culla Si farà l’autopsia
Primiero in lutto. I genitori Chiara e Francesco perdono Enea. I sindaci: tragedia enorme
Primiero in lutto per la morte del piccolo Enea, dieci mesi, spirato dentro la culla nella casa della nonna a Imer. «Una disgrazia» dice il sindaco Gianni Bellotto. Intanto è stata disposta l’autopsia per accertare le cause.
TRENTO Non sorride più il piccolo Enea, dieci mesi, spirato dentro la culla, di primissimo mattino, nella casa della nonna Milena a Imer, nel Primiero. Il bimbo, che avrebbe compiuto un anno a maggio, è deceduto per cause naturali, secondo i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno fatto il possibile per rianimarlo. La valle è in lutto e si stringe attorno ai giovani genitori, Chiara Taufer e Francesco Salvadori, che hanno perso il loro primo e unico figlio.
«Una disgrazia che sgomenta tutta la comunità » dice Gianni Bellotto, sindaco di Imer. «Siamo tutti addolorati e portiamo la solidarietà alla famiglia e a tutti i parenti» aggiunge il primo cittadino del paese di cui è originaria la madre Chiara e dove vivono i nonni materni, Milena e Lorenzo. A Bellotto si aggiunge Luca Gadenz, sindaco di Sagron Mis, il paese del padre Francesco. Entrambi i genitori hanno attorno ai 30 anni e risiedono a Fiera di Primiero. «Avendo anche io una bambina piccola, di due anni, posso provare a capire quale sia il dolore che provano. Questa è una grande tragedia della vita».
Enea si è sentito male attorno alle cinque del mattino di ieri a casa della nonna dove la mamma, barista all’hotel Primiero di Fiera, lo portava quando il giorno dopo iniziava il turno alle 6. Il piccolo soffriva di alcune complicanze, pare cardiache. Inutile l’intervento dei sanitari del 118. Chiara, apprezzata dipendente all’hotel Primiero («Una di famiglia» dicono di lei) e Francesco, operaio per un’azienda della zona, perdono il loro unico figlio. Il corpo è stato portato in ospedale per eliminare ulteriori dubbi sulle cause della morte. I funerali sono attesi dopo Pasqua, lunedì o martedì.