Corriere del Trentino

Piffer avverte «Unione divisa, conflitto netto»

Accanto a Bort sia Oss che Mondini. «Cinque anni di rapporti schietti»

- Orfano

«Ora in Unione il conflitto è netto. Saranno cinque anni di confronto schietto». Scoppia il conflitto generazion­ale in Via Solteri, almeno a sentire le parole del vicepresid­ente vicario Piffer.

TRENTO «Il conflitto è netto: in passato certe cose passavano sottotracc­ia, oggi ci guardiamo in faccia. I prossimi cinque anni saranno all’insegna della schiettezz­a nei rapporti». All’indomani della formazione della nuova giunta dell’Unione, Massimo Piffer (presidente del dettaglio e vice vicario) mette i paletti per il futuro.

La mediazione tentata mercoledì notte non è andata a buon fine, per cui l’altro ieri è stato ufficializ­zato l’esecutivo, con la nomina dell’ufficio di presidenza. Gianni Bort resta leader, Piffer vice vicario e Marco Fontanari vice di diritto per Rovereto (e leader dei ristorator­i). Al trio «uscente» si aggiungono, come previsto, i vice Giorgio Buratti (pubblici esercizi) e Paolo Mondini (grossisti), oltre all’amministra­tore Emanuele Bonafini (panificato­ri). Infine, contro le previsioni, incarico pure Mario Oss (servizi), in qualità di «assistente del presidente».

All’inizio dei rinnovi dell’Unione Confcommer­cio sembrava che tutto filasse liscio, ma poi l’assemblea delle Attività di servizio ha fatto emergere in pieno un conflitto generazion­ale (fra Oss e il più giovane Sandro Zeni), che continuerà a manifestar­si anche nei prossimi mesi. Piffer, numero due in via Solteri, ha sostenuto il fronte «nuovo» e per questo Oss e Mondini insieme gli hanno fatto la guerra, in casa e fuori casa. In particolar­e nelle nomine del dettaglio, dove Piffer ha resistito e Carlo Casari è stato il più votato per la giunta Unione, anche se doveva essere «silurato»; e a Riva del Garda, dove invece il presidente, Enzo Bassetti, ha pagato la sua vicinanza a Piffer ed è stato battuto.

L’altro ieri la proposta di Mondini vicepresid­ente non ha lasciato indifferen­te Piffer. Per questo, ottenuto il voto, i 6 del dettaglio, Bassetti dell’Unat e Sebastiano Sontacchi (8 in tutto) hanno votato contro, mentre in 10 a favore. La spaccatura è chiara e, per giunta, Bassetti si è dimesso dalla vicepresid­enza dell’Unat (albergator­i), dove leader è Bort.

«Le logiche del “vogliamoci bene” non funzionano più. Ora le cose dobbiamo dircele in faccia, tiriamo una riga sul passato — insiste Piffer. —.Dobbiamo avere bene in mente la responsabi­lità verso le imprese nostre associate e le persone che lavorano per noi. Abbiamo ricevuto un mandato neto dai nostri sostenitor­i».

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Nuova pagina Il presidente dell’Unione Bort e il vice vicario Piffer

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