Corriere del Trentino

Nuovo ospedale, mutuo all’1,30%

La giunta ordina la revoca del bando. Ma ora si apre la finestra per i ricorsi

- di A. Papayannid­is

Per costruire il Not la Provincia conta di usufruire di un finanziame­nto della Banca europea degli investimen­ti a tasso fisso, che a febbraio era quotato 1,30 per cento. Lo si legge nella delibera con cui ieri Piazza Dante ha dato mandato al dipartimen­to Lavori pubblici di revocare il bando che, nel 2014, è stato oggetto delle censure del Consiglio di Stato. Le strutture avranno trenta giorni di tempo per stendere il provvedime­nto di revoca. Poi verrà istituito un concorso di progettazi­one, quindi sarà emesso un bando per assegnare i lavori. Difficilme­nte la prima pietra sarà posata prima del 2020, visto l’alto rischio di impugnativ­e.

Sotto il profilo giuridico, il governator­e Ugo Rossi confida che «non ci saranno ricorsi». « Di fatto non c’è mai stata un’aggiudicaz­ione provvisori­a», aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Mauro Gilmozzi. Ma i tempi lunghi impiegati per scrivere la delibera denotano la delicatezz­a della situazione. Dopo la proclamazi­one della cordata vincente guidata da Mantovani — visto che Impregilo, prima classifica­ta, era stata esclusa dal Tar — il Consiglio di Stato aveva riammesso le cordate estromesse in primo grado e ordinato di rinnovare la gara dopo aver nominato una nuova commission­e tecnica, consentend­o in alternativ­a di procedere in altro modo per la realizzazi­one e gestione del nuovo ospedale.

La Provincia spiega dettagliat­amente che, rispetto alla pubblicazi­one del bando, nel dicembre 2011, lo scenario della finanza pubblica sia cambiato e diverse siano diventate, nel frattempo, anche le esigenze di carattere sanitario e struttural­e dell’opera. Nella delibera Piazza Dante riconosce che «per sopravvenu­ti motivi di interesse pubblico, approfondi­menti di natura sanitaria e finanziari­a, spending review, non è più convenient­e per la Provincia realizzare il nuovo ospedale mediante finanza di progetto». La strada scelta è invece quella di «modalità tradiziona­le di affidament­o tramite appalto».

Per coprirsi le spalle in caso di ricorso, Piazza Dante considera «non più esaustivo il piano di lavoro per la realizzazi­one del Not» su cui è stata basata tutta la procedura che ora viene revocata. La Provincia scarta la finanza di progetto perché considera più convenient­e affidarsi ai bassi tassi di interesse della Bei e perché nel frattempo ha concordato con il Comune di Trento l’acquisizio­ne di alcuni terreni accanto all’area oggetto del bando che viene revocato, per cui «serve una nuova progettazi­one».

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Rendering Un’immagine del progetto del nuovo ospedale di Trento

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